Pisa: turista israeliano aggredito al grido 'Odio Israele!' Cronaca di Luca Serranò
Testata: La Repubblica Data: 06 settembre 2021 Pagina: 1 Autore: Luca Serranò Titolo: «'Colpito da un uomo del Bangladesh perché sono israeliano'. Pisa, la denuncia di un turista»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA online di oggi, 06/09/2021, la cronaca di Luca Serranò dal titolo " 'Colpito da un uomo del Bangladesh perché sono israeliano'. Pisa, la denuncia di un turista".
Elad Forgash prima e dopo l'aggressione
La notizia (e la faccia tumefatta di Elad Forgash, turista israeliano in vacanza in Italia) ha fatto il giro del web. Prima l’ha pubblicata un quotidiano straniero, poi l’ha ripresa l’Associazione Italia-Israele di Livorno e l’ha postata sul sito "Noi che amiamo Israele", infine l’ha pubblicata La Nazione di Pisa. Sul caso sta indagando la Digos pisana, ma da quanto ha raccontato il giovane turista israeliano, alcuni giorni fa è entrato in un negozio si souvenir, dove è stato aggredito. "Stavo per comprare le statue della Torre di Pisa da un venditore di souvenir – ha spiegato - ho iniziato a parlare un po' con lui quando me le ha confezionate, mi ha detto che era del Bangladesh, e mi ha chiesto di dove venivo. Io gli ho risposto che ero di Israele. Mi ha detto che odiava Israele e gli ebrei perché erano assassini. Non gli ho detto nulla, ho semplicemente restituito i souvenir e ho detto che avrei rinunciato a comprare da lui, e mi sono voltato". A quel punto, racconta ancora Elad. "Mi ha colpito con le statue in testa, poi è fuggito. Per fortuna c'erano dei turisti che lo hanno fotografato. Poi è arrivata la polizia e un'ambulanza mi ha portato all’ospedale". Al pronto soccorso gli hanno riscontrato ecchimosi e fratture al volto, la prognosi è di 30 giorni. Questa la ricostruzione di Forgash. In realtà l'aggressore è un ragazzo bengalese del '98 regolare in Italia, amico del titolare del banco di souvenir, che secondo alcune testomonianze aveva già dato segni di squilibrio. L'aggressione il 31 agosto, la denuncia è stata fatta il 2 settembre e poi l'uomo è stato identificato dalle forze dell'ordine.
Celeste Vichi
Al bengalese viene contestato il reato di lesioni aggravate da motivi religiosi, e si sta anche valutando se permangono i requisiti di permanenza nel nostro Paese. "Un fatto gravissimo. Ho contattato la nostra ambasciata – ha spiegato la presidente Associazione Italia-Israele di Livorno, l’avvocato Celeste Vichi – Un ennesimo gesto di antisemitismo di matrice antisionista”.