Riprendiamo da NAZIONE/RESTO del CARLINO/IL GIORNO di oggi 05/09/2021, a pag.10 con il titolo "La pena per il neonazi: leggere romanzi" il commento di Roberto Giardina.
Roberto Giardina
Ben John
Leggere un romanzo per i giovani è una sofferenza, aprirne uno dell'Ottocento, una tortura. Un giudice britannico si è dimostrato comprensivo con un ragazzo neonazista. Avrebbe potuto infliggergli fino a quindici anni di carcere, invece gli ha proposto una pena alternativa: leggere diversi autori dell'Ottocento e qualche opera di William Shakespeare, ma lo interrogherà tra qualche mese. Se avrà letto un sunto su Wikipedia o non avrà compreso e accettato quel che avrà o avrebbe dovuto leggere, finirà in cella. Ben John, 21 anni, era uno studente di Criminologia alla Monfort University di Leicester, ma giá a 18 anni ha cominciato a scaricare dalla Rete testi suprematisti. È riuscito a collezionare quasi 70mila documenti sulla storia e l'ideologia nazista, oltre a libri e biografie del suo idolo Adolf Hitler. Giudicato «un elemento socialmente pericoloso», in grado di compiere un attentato, era stato inserito nel programma anterroristico 'Prevent', sottoposto a un controllo periodico e a incontri obbigatori con degli psicologi.
John ha collaborato pro forma, continuando a scaricare manuali per compiere attentati dinamitardi, e saggi su Hitler. È stata intercettata una sua lettera in cui confidava di far parte di un gruppo nazifascista e di odiare profughi, gente di colore e gay. II 9 agosto una giuria lo ha condannato per possesso di informazioni utili a preparare un attentato. Per fortuna dell'ex studente, i giudici non sono tenuti a osservare burocraticamenete la legge. Possono decidere pene alternative, quando ritengono che mandare in carcere l'imputato non servirebbe a redimerlo. Un automobilista sorpreso ubriaco al volante viene condannato a trascorrere qualche mese al pronto soccorso di un ospedale, chi deturpa la città con i suoi graffiti é obbligato a lavorare per la nettezza urbana, e a ripulire le mura che ha sporcato. Thimoty Spencer, Il giudice di John, ha considerato che il suo comportamento fosse dovuto a una follia adolescenziale, anche se a 21 anni si dovrebbe essere maturi. Mandarlo in cella per diversi anni non lo avrebbe guarito ma trasformato in un criminale, perduto per la società. E lo ha condannato a leggere i classici della letteratura nazionale, incominciando da 'Orgoglio e pregiudizio' di Jane Austen, una lettura obbligata nei college, considerata noiosa dagli adolescenti di oggi. Poi si passa a Charles Dickens, a Thomas Hardy e a Anthony Trollope, con diversi drammi di Shakespeare. «II 4 gennaio mi dirai quel che hai letto, e ti metterò alla prova» - gli ha detto il magistrato. “Se sospetterò che mi stai mentendo, soffrirai» Le discriminazioni sociali patite dalle eroine di Jane Austen, o le sofferenze degli orfani descritte da Dickens, serviranno a trasformare Ben in un giovane democratico? I romanzi di Trollope e di Hardy descrivono una società classista e ingiusta, spesso non trionfano il bene e la giustizia. Anche i drammi di Shakespeare sono intrisi di violenza. Ma il giudice Spencer non ha voluto obbligare l'imputato a leggere storie edificanti e false. Austen o Trollope non trasformano i lettori in mogli sagge o probi cittadini. È la poco amata lettura a dover rieducare John, obbligandolo a seguire una storia, di paragrafo in paragrafo, in lentezza e profondità, non con la vertiginosa velocitá di un videoclip. Imparerà a conoscere esseri umani, letterari ma veri, quelli che oggi odia e vorrebbe annientare con una bomba.
Per inviare la propria opinione, telefonare:
La Nazione: 055/ 2495111
Il Resto del Carlino: 051/ 6006111
Il Giorno: 02/ 277991
oppure cliccare sulla e-mail sottostante