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Libero Rassegna Stampa
01.09.2021 Milano: Filippo Jarach da Forza Italia alla Lega
Lo intervista Fabio Rubini

Testata: Libero
Data: 01 settembre 2021
Pagina: 33
Autore: Fabio Rubini
Titolo: «'Io, ebreo, nella Lega. Comunità amica di Matteo'»

Riprendiamo da LIBERO - Milano di oggi, 01/09/2021, a pag. 34, con il titolo 'Io, ebreo, nella Lega. Comunità amica di Matteo' l'intervista di Fabio Rubini.

Filippo Jarach - WikiMilano
Filippo Jarach

In questi casi di solito si dicono frasi tipo «la notizia era nell'aria da un po'». Non questa volta, visto che fino a pochi giorni fa Filippo Jarach, storico esponente di Forza Italia e della Comunità ebraica milanese, era in lizza perla ricandidatura a presidente del Municipio Uno in quota azzurra. La politica, però, va veloce e allora ecco il suo passaggio a sorpresa nella Lega «dell'amico Matteo Salvini».

Jarach, qualcuno dirà che il suo cambio di casacca riguarda la mancata candidatura alla presidenza del suo Municipio. Insomma, un affare di poltrone... «Nessuno potrà dire una cosa del genere. Io non ho mai chiesto nulla a nessuno. Credevo in passaggi naturali che invece non ci sono stati. Amen. Io sono un liberale, rispetto le idee di tutti, ma voglio che gli altri rispettino le mie».

Perché lascia Forza Italia per la Lega? «Lascio gli azzurri nonostante io debba tanto al partito e a Silvio Berlusconi in particolare, ma oggi mi sento più vicino all'impostazione della politica data da Matteo Salvini».

È stato un addio senza rancore? «Da parte mia sicuramente sì. Non voglio litigare con nessuno. E poi io sono convinto che il centrodestra vince se è unito, quindi alla fine saremo sempre tutti insieme».

Come definirebbe la sua nuova avventura con il Carroccio? «Una bella scommessa che posso vincere».

Scommessa che riparte dalla candidatura a consigliere del Municipio Uno? «Sì, ho voluto ripartire da zero, avendo bene in mente un progetto preciso per il futuro. Per il quale ringrazio Salvini e Stefano Bolognini. Del resto il mio slogan elettorale è "Lavoriamo oggi per la Milano di domani". Dobbiamo far tornare la politica al centro, per dare ai milanesi una città più sostenibile e sicura. In questi anni tanti che vivevano qui sono andati via perché Milano non dava loro le garanzie che cercavano. Dobbiamo invertire la tendenza».

Lei è un esponente della Comunità ebraica milanese... «E credo anche il primo ebreo a candidami a Milano con la Lega».

Ecco, era giusto quella la domanda. La Lega è spesso finita nel mirino della sinistra per una presunta vicinanza con la destra estrema. Non ha paura che la Comunità ebraica possa non capire la sua scelta? «No, è esattamente il contrario. Quando ho deciso di fare il salto, mi sono consultato con quella parte di Comunità che guarda al centrodestra, per capire come l'avrebbe presa».

E come è andata? «Bene. Matteo Salvini è un leader politico che nelle diatribe internazionali si è sempre schierato al fianco di Israele. Quindi Salvini e la Lega sono amici della Comunità ebraica, che mi ha garantito totale appoggio in questa nuova avventura».

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