Gent. Deborah, In merito alle recenti parole di Bergoglio sulla Torah che hanno provocato sconcerto nel Rabbinato d'Israele, faccio delle considerazioni. Questo Papa che è aperto a tutte le credenze in primis grande paladino dell'Islam, non perde occasione per criticare l'ebraismo. Saluti
Roberto Razza
Gentile Roberto, Questo Papa non perde occasione per dimostrare la propria antipatia verso l'ebraismo. Che lo faccia per compiacere l'islam o per astio personale non è del tutto chiaro. Quello che si evince anche dalle espressioni del suo volto è che la parola "ebreo" gli faccia venire l'orticaria. Giustamente il rabbinato è preoccupato di avere un nemico in Vaticano dopo personaggi come Papa Woytila e Giovanni XXIII. Un cordiale shalom
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Gentile Deborah, Premetto di essere sostenitore della pace. analizzando i fatti di Kabul, e considerando le preoccupazioni di Israele per la sua sicurezza, mi chiedevo e le chiedevo se con uno scenario sì fatto: non potrebbe essere giunto il tempo per Israele ribadire definitivamente la sua legittimità ad esistere?. La sfiducia nel paese amico, gli USA, e il ringalluzzirsi dei rappresentanti iraniani e palestinesi nelle parole di Ali Shamkhani e del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, delineano a quale scenario ci si sta avvicinando. A questo da aggiungere il ristretto tempo che resta per la dotazione dell'atomica da parte dell'Iran. "Se vuoi la pace, prepara la guerra". Credo che tutte le carte sono state scoperte per aprire gli occhi all'opinione pubblica internazionale, sulla sicurezza a rischio dello Stato Ebraico. Agire comporterà sacrifici, ma mi chiedo quanto maggiori saranno se la questione viene rimandata. Un caro saluto...
Angelo di Palma
Gentile Angelo, Purtroppo, Israele è incastonato in un Medio Oriente che va a fuoco. La legittimità di esistere di Israele non è certo in discussione se non all'interno dei peggiori gruppi terroristici esistenti e dei loro sostenitori. Credo che il governo di Israele sappia cosa fare anche se al momento, come era accaduto con la guerra del Golfo, si mantiene in disparte e osserva. Per quanto riguarda l'Europa, concordo con Claudio Cerasa quando scrive che si sente il bisogno di avere un esercito comune per far fronte a quanto accade nel mondo vicino a noi. Credo sia ora che l'America non sia più il solo guardiano della democrazia e che la UE faccia finalmente il suo dovere. Ho sempre ritenuto ingiusto che un ventenne del Nevada vada a morire per un paese non suo. È ora che l'Europa sappia difendere da sola i propri confini e la propria cultura. Un cordiale shalom
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E’ esatto ciò che Lei Deborah riferisce, PERO’ anche lei non riporta nomi e cognomi che suffraghino la sua tesi. E poi il tono sciovinistico della sua risposta non aiuta a chiarire il problema. Cordiali saluti
Massimo Buratti
Gentile Massimo, Per confermare la mia tesi sarebbe sufficiente leggere la Bibbia ebraica come libro di storia. Gli archeologi israeliani, da Dan Bahat in giù, avallano simile tesi che non è la mia ma che fa parte della storia di Israele. Non credo che il problema vada ulteriormente chiarito e mi chiedo invece per quale motivo molti si sentano obbligati a mettere in dubbio e a passare al microscopio il passato vicino e lontano di Israele. Solo di Israele. Ho l'impressione stia diventando una psicosi comune. Forse rilassarsi e pensare ad altro non sarebbe un errore. Un cordiale shalom