Afghanistan: un disastro americano Commento di Diego Gabutti
Testata: Italia Oggi Data: 26 agosto 2021 Pagina: 2 Autore: Diego Gabutti Titolo: «Biden ha permesso che l'America diventasse lo zimbello dei talebani»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 26/08/2021, a pag.2 con il titolo "Biden ha permesso che l'America diventasse lo zimbello dei talebani", il commento di Diego Gabutti.
Diego Gabutti
Joe Biden
Fuori dal paese entro il 31 agosto, come da accordi, «o reagiremo», attenti a voi. Agli Stati Uniti d'America di Joe Biden si può impunemente parlare così. Non accadeva dal tempo del peggior presidente democratico del Novecento, l'inqualificabile Jimmy Carter, che consentì alla Repubblica islamica dell'ayatollah Khomeini d'occupare l'ambasciata americana di Teheran e di tenere in ostaggio per oltre un anno, dal 4 novembre 1979 al 20 gennaio 1981, cinquantadue diplomatici americani. Come Carter nel 1979, e come Nixon quattro anni prima a Hanoi, quando l'esercito americano sgombrò dal Vietnam con la coda tra le gambe, Biden ha permesso che l'America diventasse lo zimbello dei fondamentalismi. Con l'aggravante che sull'orizzonte della politica globale non c'è un Ronald Reagan, la cui elezione, il 20 gennaio del 1981, coincise esattamente col rilascio degli ostaggi da parte degli ayatollah, che al nuovo presidente americano non opposero un «reagiremo», attento a te, come oggi i talebani a Biden. Da Mosca a Pechino, da Ankara all'Avana, da Caracas alla Striscia di Gaza, i tiranni sono in festa, ballano il tip tap sul tavolo del governo, sparano in aria, cantano canzonacce e si danno il cinque. All'aeroporto di Kabul, in particolare, è festa grande: i talebani agitano il kalashnikov nell'aria minacciando i marines e la folla che cerca scampo dalla sharia nella certezza che da parte del mondo cosiddetto «libero» (cioè da parte dell'America: l'Europa è a malapena un'espressione geografica) non ci saranno reazioni, almeno non in un futuro prevedibile. Se questo è il tono che un esercito di guerriglieri straccioni (che occupano la capitale afghana e per prima cosa tutti sull'autoscontro, tutti al luna park) si può permettere con la massima potenza militare del pianeta, figurarsi cosa non si permetteranno con noi, in Europa, le enclave islamiste sparse a presidio religioso nelle banlieue dell'intero continente. Washington, messa alle strette, può sempre difendersi da un'offensiva fondamentalista, ma l'Europa no. Ridicolmente convinta che non sia più «il tempo delle cannoniere», e che oggi la diplomazia si faccia a chiacchiere da osteria engagé, l'Europa sta andando incontro alla peggior crisi della sua storia dopo la caduta dell'Impero romano. Sono più di dieci anni, già sotto Obama e Trump, che gli Stati Uniti sgombrano anche dai nostri aeroporti. A chi chiederemo in prestito un ombrello per ripararci da tempeste e mala tempora? Ai sovranisti? Ai populisti? Alle vecchie glorie sempre più bollite della vecchia politica? Oppure a Emergency? Al Papa? Agli Anti-vx? Questo il mondo in cui per un po' ci toccherà vivere. Salute a noi.