Vi scrivo dopo molto tempo da un mio precedente commento, che non era stato evidentemente ritenuto degno di considerazione. L'argomento era ben altro, ma oggi devo proprio farvi sapere - per quanto ciò possa incontrare pari considerazione, da parte vostra - che trovo leggermente fastidioso sentirmi accusare da Ben Cohen di essere uno che rifiuta "di fare il proprio dovere civico e umano". Io, come chissà quanti altri, rifiuto categoricamente di essere definito tout court "no-vax" solo perché ho un mio punto di vista che non collima con quello di chi promuove i prodotti Pfizer, Moderna, Astrazeneca, eccetera. Ritengo scandaloso che questo esperto di antisemitismo (a cui l'antisemitismo mi rende affine, poiché io amo il popolo ebraico e la sua terra) ritenga "importante non dipingere l'opposizione al vaccino come un'opinione intellettualmente o moralmente legittima". Accidenti, che luminoso senso democratico sciorina, il signor Cohen! Qui dall'Italia mi riesce estremamente difficile accettare che la crisi sanitaria siano quelli come me ad avere "contribuito a peggiorare", perché le responsabilità sono chiare e vanno ricercate altrove (verranno fuori, col tempo). Io, come sicuramente moltissimi altri, pronti a farsi vaccinare con veri vaccini, resisteremo a qualunque costo di fronte al più grande, incostituzionale, assalto alla libertà individuale di scelta mai verificatosi in paesi democratici. E se in Israele non c'è nessuno che dubiti un minimo della bontà di prodotti sperimentali mai utilizzati prima d'ora, be' a me interessa quanto a Cohen interessa non offendere tante persone ragionevoli (non certo squinternate al punto di mettersi addosso una Judenstern per protestare). Con il più caloroso shalom!
Enrico Alberti
Gentile Enrico, se la sua precedente lettera è rimasta senza risposta significa che era relativa al vaccino anti-Covid. Noi rispondiamo a tutti purché l'argomento sia Israele o l'antisemitismo. Ben Cohen porta argomenti e numeri molto interessanti e non credo sia antidemocratico solamente perché ritiene che chi si oppone al vaccino abbia opinioni intellettualmente e moralmente non legittime. Quando si è di fronte a una pandemia, quando milioni di persone nel mondo sono in pericolo, credo, penso, sono convinta che vaccinarsi sia un dovere sociale. Ben Cohen non offende nessuno, semplicemente esprime un'opinione avallata dalla triste e pericolosa realtà che molti no vax siano antisemiti. Chi porta la Judenstar con la scritta "ebreo" perché non può entrare a bere una birra o frequentare una palestra non è uno "squinternato" ma un povero imbecille e ignorante antisemita che approfitta della situazione per esprimere il proprio odio e disprezzo verso la Shoah. Io credo nella scienza, quando ero piccola avevo come compagno di giochi un bambino che doveva correre sulle stampelle a causa della poliomielite. Grazie a Sabin e, prima a Salk, e al vaccino antipolio, milioni di bambini hanno evitato la morte o la disabilità a vita. Io posso rispettare, in teoria, la libertà di scelta se tale libertà non cozza con la mia di restare sana, sono però anche libera di pensare, altrettanto democraticamente, che i no vax creino un pericolo in più e un impedimento enorme alla fine della pandemia.
Un cordiale shalom
***
Anni fa, quando ancora insegnavo, adottai " la Bibbia aveva ragione " di W. Keller. Molto documentato e vincitore di premi. Che fine ha fatto? Saluti
Maria Fiorangela Brunetti
Gentile Maria, "La Bibbia aveva ragione" di Werner Keller è stato tradotto in 24 lingue ed è attualmente in vendita presso la Casa Editrice Garzanti. È un saggio che rimane una pietra miliare perché presenta i racconti del testo biblico confrontandoli con il contesto storico e geografico del tempo in cui si svolgevano, dal Diluvio Universale in poi. L'avevo letto molti anni fa ma lo riprenderò perché è davvero illuminante. Suppongo che il prof. Barbero non lo abbia letto, bisognerebbe proporglielo.
Un cordiale shalom