Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Un articolo pieno di veleno sotterraneo Guido Olimpo racconta l'attentato a Hebron omettendo molti particolari importanti
Testata: Corriere della Sera Data: 18 novembre 2002 Pagina: 14 Autore: Guido Olimpio Titolo: «Hebron, Sharon vuole nuove colonie»
DAL NOSTRO INVIATO HEBRON (Cisgiordania) - Un gruppo di donne velate siede davanti alle macerie della casa mentre intorno i bambini saltellano tra un blocco di cemento e l’altro. Approfittando dello sciopero dei giornali, Guido Olimpio salta a piè pari l'attentato, e parte coi soliti poveri palestinesi vittime inermi del bestiale nemico israeliano. A venti metri i reticolati della colonia ebraica di Kiriat Arba. Non è una colonia: in base agli accordi FIRMATI DA ARAFAT è territorio israeliano a tutti gli effetti. E poco più sotto il «corridoio della morte». La stretta via dove venerdì sera sono caduti in una imboscata nove soldati israeliani e tre membri della sicurezza dell’insediamento. Una trappola micidiale della Jihad islamica Non sarebbe più semplice dire che sono state uccise dodici persone? che ha umiliato l’esercito israeliano forse agli israeliani interessa di più la morte degli innocenti e provocato la dura risposta. Hebron è stata infatti rioccupata e messa sotto coprifuoco. I soldati hanno distrutto sei case ed arrestato dozzine di sospetti. Gravi le conseguenze politiche. Il premier Ariel Sharon, in visita ad Hebron, ha immediatamente autorizzato l’estensione dell’insediamento in modo da creare una fascia di sicurezza tra la Tomba dei Patriarchi e Kiriat Arba, distante poco meno di due chilometri. In questo modo - hanno spiegato le autorità - i coloni potranno recarsi a pregare senza problemi. Ma non ha spiegato cosa accadrà alle migliaia di palestinesi che vivono in questo settore. Se i palestinesi ci avessero pensato prima, se avessero rispettato gli accordi firmati dal "presidente che si sono scelti" - come ci viene ricordato a ogni piè sospinto - magari non gli sarebbe successo niente ...
L’esecutivo ha anche dichiarato nullo l’accordo del 1997 - firmato da Netaniahu - che divideva il controllo di Hebron tra israeliani e palestinesi. Non è che l'abbia dichiarato nullo: più che altro ha preso atto della sua effettiva nullità, dato che da parte palestinese non è MAI stato rispettato Altissima la paura di nuovi attentati. Ieri sera su un aereo della El-al, compagnia di bandiera israeliana, in volo da Tel Aviv a Istanbul, è stato sventato un dirottamento. Gli agenti della sicurezza hanno disarmato un arabo israeliano che, forse armato di un temperino, dice "temperino" per minimizzare? Anche le migliaia di morti dell'11 settembre sono state provocate da un temperino. tentava di entrare nella cabina di pilotaggio. Ma non si tratterebbe di un terrorista, bensì - ha detto la polizia israeliana - di uno squilibrato. Non è vero: secondo quanto riferisce Ha'aretz "non è ancora chiaro se l'uomo fosse semplicemente un eccentrico o se intendesse effettivamente impadronirsi dell'aereo"; in un secondo momento riferisce la testimonianza dei parenti, che lo definiscono "level headed": equilibrato. Intanto il Paese cerca di comprendere cosa sia veramente accaduto venerdì sera. Secondo una ricostruzione gli estremisti volevano entrare nella colonia, Olimpio ribadisce, e anche noi ribadiamo: non è una colonia ma l’arrivo di una jeep avrebbe fatto cambiare il piano. I membri della Jihad appostati dietro alcune case hanno sorpreso con un tiro preciso i soldati. Tra i primi a cadere il colonnello Dror Weinberg, comandante di Hebron, il più alto ufficiale morto in battaglia nella seconda intifada. Parà, ex membro delle forze speciali, era sempre in prima linea obbedendo al suo carattere e alla tradizione dell’esercito. Obbedendo al suo dovere di difendere il proprio Paese dal terrorismo. La sua morte però ha avuto conseguenze altrettanto fatali per il reparto. In piena oscurità, senza esser riusciti a individuare con esattezza la fonte del fuoco, i militari si sono infilati in un stretta via trasformatasi in un mattatoio. C’è chi in Israele riconosce che non si è trattato di un attentato ma di una battaglia tra soldati e guerriglia. Non a caso i palestinesi esultano per l’operazione con Jihad e Hamas che si contendono la paternità del raid. I palestinesi, per la verità, esultano sempre quando si versa sangue ebraico, in qualunque modo venga versato: Olimpio non se n'è mai accorto? E non è molto chiaro dove siano tutte queste "nuove colonie" di cui parla il titolo. Invitiamo i lettori di informazionecorretta ad inviare la propria opinione alla redazione del Corriere della Sera chiedendo anche spiegazioni sul titolo "Hebron, Sharon vuole nuove colonie" che non corrisponde neppure lontanamente ai contenuti dell'articolo. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita.