Cara Deborah Fait, reitero i miei comlimenti per questo articolo che condivido in ogni sua parola . Sono molto incazzata anch’io per questa inammissibile situazione, ti auguro tutta la forza e il coraggio del mondo per continuare a scrivere e denunciare questi atti insupportabili Hazak veematz.
Kol tuv
Miriam Cattan Kossmann Bruxelles
Gentile Miriam, Grazie mille per i complimenti. Finché avrò la forza di continuare io non mi fermerò mai nel protestare contro tutte le porcherie che fanno contro ebrei e Israele. La cosa importante è che altri seguano l'esempio e si ribellino a queste situazioni davvero vergognose. Un cordiale shalom
***
Gentilissima signora Fait, Lei ha perfettamente ragione a indignarsi per l'uso abominevole che si fa della stella gialla nelle manifestazioni di questi giorni. La stella di Davide è il simbolo intoccabile di una tragedia senza confronto. Le cose orribili fatte agli ebrei che Lei elenca arrivarono comunque ALLA FINE di un percorso che era cominciato in modo più blando. Talvolta si comincia senza sapere dove si va a finire. Logicamente le persone che non vogliono o non possono vaccinarsi si accolleranno le conseguenze della loro scelta, ma chiamarle "sorci" o invitare chi porta loro da mangiare a sputare nel loro cibo è pura e semplice istigazione all'odio, e questi sono solo due esempi delle espressioni violentissime che si sono sentite questi giorni e che dovrebbero far suonare un campanello di allarme in tutti i cervelli. Con la massima stima, Elena Albertelli Trieste
Gentile Elena, questa pandemia ci ha resi tutti intolleranti e cattivi più del solito. Ricordo che all'inizio i soliti ottimisti cinguettavano di amore e comprensione reciproca, diventeremo tutti più buoni, dicevano, la realtà è esattamente il contrario. Siamo gli uni contro gli altri armati e nessuno si salva dall'essere più violento o intollerante. Quanto alle stesse gialle, sono state rese obbligatorie con le leggi razziali del 1938 quindi l'essere blando significava essere sbattuti fuori da scuola, università, luoghi di lavoro, essere assaliti, sempre in Italia, da bande fasciste che come gentilezza, oltre a pugni e calci, riservavano l'olio di ricino. In Germania era peggio. Perciò io mi appello al buon gusto e all'intelligenza delle persone affinché evitino di usare il simbolo che portò allo sterminio di un popolo, per le loro lotte civili. Saluti alla mia Trieste. Un cordiale shalom