Riprendiamo da Repubblica di oggi 23/7/2021 dal commento del direttore Maurizio Molinari la parte che riguarda l'obbligatorietà del Green Pass. Lo titoliamo " L'appello a non vaccinarsi equivale a un appello a non morire o a far morire"
(IC direzione)
Maurizio Molinari
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al termine di un consiglio dei ministri che vara il decreto che, dal 6 agosto, rende obbligatorio il Green Pass (con almeno una dose di vaccino) per l’accesso a locali al chiuso (bar e ristoranti), ai cinema, ai musei, a eventi sportivi, palestre, convegni, fiere e rimodula i criteri delle zone di rischio in ragione del tasso di ospedalizzazione e riempimento delle terapie intensive, il premier Draghi decide di mettere pubblicamente in fuorigioco le ambiguità politiche di Salvini e Meloni definendo “l’appello a non vaccinarsi” equivalente a “un appello a morire o a far morire”. L’uscita – di particolare forza dialettica ed emotiva – con cui abbiamo scelto di aprire il giornale, è con tutta evidenza meditata, sorretta dai dati incoraggianti di una campagna di immunizzazione che ha visto raggiunto nel mese di luglio l’obiettivo del 60% di italiani vaccinati, e immaginata non solo per incoraggiare chi ancora non lo ha fatto “a vaccinarsi e a farlo presto”. A convincere il Paese che il vaccino è la sola strada “per non richiudere tutto” (compresi i cinema, di cui scrive la nostra Natalia Aspesi). Ma anche per richiamare l’intera maggioranza a un metodo che immagina il percorso della messa in sicurezza del Paese e delle riforme di cui ha bisogno lungo un sentiero di inclusione, convergenza e mediazione che non contempla strappi, fughe in avanti, o ambiguità di “lotta e di governo”.