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Italia Oggi Rassegna Stampa
20.07.2021 'The Glamour Boys': la storia degli omosessuali inglesi contro Hitler
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 20 luglio 2021
Pagina: 12
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Misero in guardia contro Hitler»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 20/07/2021, a pag.12 con il titolo "Misero in guardia contro Hitler" il commento di Roberto Giardina.

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Roberto Giardina

The Glamour Boys: The Secret Story of the Rebels who Fought for Britain to Defeat  Hitler (English Edition) eBook: Bryant, Christopher: Amazon.it: Kindle Store
La copertina

Erano intelligenti, colti, eleganti, e cercarono di mettere in guardia la Gran Bretagna contro di Hitler. Ma erano anche omosessuali, dunque non degni di fede, e non gli diedero ascolto. Nel saggio, The glamour boys. The Secret Story of the Rebels who fought for Britain to defeat Hitler di Chrys Bryant, la storia segreta dei ribelli che si batterono perché la Gran Bretagna sconfiggesse Hitler (Bloomsbury Publishing; 448 pag.; 30 euro), si racconta la storia di questo gruppo che ancor prima di Winston Churchill si rese conto della minaccia nazista. «Che cosa vogliono questi glamour boys», fu il commento del premier Neville Chamberlain, che cadde nella trappola del Führer, ragazzi seducenti, alla moda, quindi poco affidabili. Chamberlain non nomina la loro omosessualità, ma la fa intuire. Era un reato nella moralistica e ipocrita società britannica degli Anni Trenta. L'omosessualità fu vietata fino al 1967. I boys erano 42 giovani deputati tories, conservatori, omosessuali o bisessuali. Alcuni erano sposati, avevano figli, la famiglia come un alibi, si sentivano prigionieri in patria, quando potevano fuggivano a Berlino, misera e splendida, un paradiso almeno per chi faceva parte dell'élite intellettuale e artistica. Una sorta di ghetto su cui si chiudevano gli occhi. Ma anche l'articolo 174 del codice puniva gli omosessuali con il carcere, e rimase in vigore fino agli Anni Settanta. E' la Berlino di Cabaret, il musical e il film tratti dalla raccolta di racconti di Christopher Isherwood (Goodbye, Berlin). Isherwood giunse in Germania nel `29, a 25 anni, e scrisse subito all'amico Wystan Auden «Come, here are the boys», vieni, qui ci sono i ragazzi, che si concedono per qualche dollaro. Le sue sono storie omosessuali, di cui rimane una lieve traccia nel film. Il protagonista in una breve battuta rivela a Sally Bowles che anche lui è l'amante dell'affascinante nobile prussiano. Ma i nazisti stanno per arrivare al potere, Isherwood e i glamour boys sono sensibili, avvertono la minaccia. Già nel `33 gli omosessuali finiscono nel lager di Dachau come asociali, e comincia la persecuzione contro gli ebrei. Non si lasciano illudere. Nel `34, Hitler ordina il massacro delle SA di Röhm, sono tutti omosessuali. Una minaccia per il Führer. Ancora nel `36, Churchill continua a ingannarsi.

Le Olimpiadi di Berlino sono un successo, in appena tre anni Hitler ha fatto rinascere l'economia. Sono appena trascorsi 18 anni dalla fine della guerra, nessuno vuole un nuovo conflitto. Si fanno concessioni al III Reich. Perseguita gli ebrei? Non sono graditi neppure in Gran Bretagna o negli Usa. Il comitato olimpico americano per non irritare il Führer evita di selezionare atleti ebrei. La cosiddetta politica Chrys Bryant dell'appeasement tra Londra e Berlino, ha scritto Bryant, è un seguito di errori, di gaffes imperdonabili. Nel novembre del `37, viene inviato in Germania Lord Halifax, il quarto in ordine di importanza nel governo di Chamberlain, per allacciare rapporti amichevoli con Hitler. Halifax viaggia in treno dalla capitale a Berchtesgorlln, il nido dell'Aquila, il rifugio del Führer sulle Alpi bavaresi. Continua a bere lungo il viaggio, e giunge ubriaco. Non riconosce Hitler che lo attende sulla soglia, lo scambia per un cameriere, mentre il ministro degli esteri von Neurath continua a sussurrargli «Il Führer, il Führer». Al limite della farsa. Non si reagisce all'annessione dell'Austria, e all'invasione della Cecoslovacchia. Alla guerra manca un anno, ma gli inglesi vogliono continuare a illudersi. I glamour boys escono allo scoperto, fanno continue pressioni sul governo, mettono a rischio la carriera, e le loro famiglie. Cercano di convincere Churchill. Si è perso tempo. Se avessero dato loro ascolto, non si sarebbe evitata la guerra, ma la Gran Bretagna non si sarebbe lasciata cogliere impreparata. Erano giovani fatui e poco virili? In guerra caddero 23 deputati, e 4 erano omosessuali, in percentuale un numero alto. Chrys Bryant non tollera che tutto il merito di aver compreso la minaccia del III Reich sia sempre dato a Winston Churchill, e che i glamour boys siano finiti nell'oblio.

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