Israele, archeologia: una scoperta che illumina l'alba dell'umanità Commento di Fabiana Magrì
Testata: La Stampa Data: 25 giugno 2021 Pagina: 23 Autore: Fabiana Magrì Titolo: «Scoperto in Israele un nuovo ominide. È l'anello tra Neanderthal e Sapiens»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 25/06/2021, a pag.23, con il titolo "Scoperto in Israele un nuovo ominide. È l'anello tra Neanderthal e Sapiens" il commento di Fabiana Magrì.
Fabiana Magrì
I resti del cranio dell'Homo Nesher Ramla
Un nuovo anello della catena evolutiva umana è spuntato in Israele. Si chiama Homo Nesher Ramla - dal nome del sito dove sono emersi i fossili - e si inserisce tra Neanderthal e Sapiens. Quest'uomo preistorico, residente nella regione del Levante, era ancora sconosciuto alla scienza. L'hanno portato alla luce gli antropologi dell'Università di Tel Aviv e gli archeologi dell'Università di Ebraica Gerusalemme. L'osso parietale destro è quasi completo, così come la mandibola. C'è anche un molare e parte dell'osso parietale sinistro. Sono i preziosi frammenti del cranio di Homo Nesher Ramla, individuati a otto metri di profondità, tra ossa di cavalli e di daini e tra strumenti in pietra. «Uno dei ritrovamenti antropologici più importanti dell'ultimo secolo», afferma senza esitazione Israel Hershkovitz. Homo Nesher Ramla sembra avere le risposte ad alcune delle maggiori questioni irrisolte sulla storia dell'uomo. Da dove e quando arrivarono in Europa gli antenati dell'uomo di Neanderthal? E perché in alcune popolazioni di Neanderthal erano presenti i geni di Sapiens molto prima che i due si incontrassero in Europa? «I ritrovamenti indicano che, nel Pleistocene medio, un gruppo davvero unico, ora identificato perla prima volta, viveva in Israele», spiega Hershkovitz. Insomma, si tratterebbe della «fonte» che spiegherebbe il modo in cui i geni di Sapiens si sono trasmessi ai Neanderthal in Europa.
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