Israele, l'alternanza è un bene per la democrazia 23/06/2021
Benjamin Netanyahu
Gentile Deborah, premesso che sottoscriverei al 100% quanto da Lei espresso nel rispondere al Sig. Mario Salvatore Manca, Le segnalo l'articolo di Seth J. Frantzman "The Palestinian vaccine fiasco is how Netanyahu ran Israel" pubblicato oggi dal Jerusalem Post. Ho considerazione per la storia personale e le capacità del premier israeliano uscente, ma non riesco a togliermi dalla testa l'idea che negli ultimi tempi un eccesso di ostinazione abbia finito per nuocere alla sua lucidità, e, peggio, anche se in misura reversibile, al Paese che rappresenta. Con stima
Sandro Zanchi
Gentile Sandro,
L'articolo dice esattamente ciò che ora penso anch'io di Benjamin Netanyahu. Come ripeto, lui è stato il mio leader per anni ma, esattamente negli ultimi due, ho notato, io come altri, non solo una stanchezza in lui dovuta anche e soprattutto alle accuse di corruzione, ma una evidente paralisi di tutto il paese che si sentiva praticamente senza una guida. Avevamo bisogno di sangue giovane e di giovani menti che spero varino quanto prima una legge sul premierato a tempo, non all'infinito. E' inevitabile che dopo 12 anni di "potere" anche il più santo degli uomini cada nella corruzione che qui consiste anche nel ricevere in regalo un portacenere. Per quanto riguarda i vaccini rifiutati però non sono d'accordo con l'autore dell'articolo. Quelli sono vaccini in scadenza che si fanno ancora anche in Israele e l'ANP in un mese e mezzo avrebbe potuto vaccinare centinaia di migliaia di persone. L'autore scrive che nemmeno Israele li avrebbe accettati ma dimentica un particolare: Israele li ha pagati fior di dollari, i palestinesi li dovevano ricevere in regalo infatti hanno già cambiato idea e adesso li vogliono. Tra l'altro Israele li aveva offerti a Abu Mazen durante la pandemia ma lui aveva sempre rifiutato solennemente. Negli ultimi anni ho fatto liti epiche, anche in famiglia, per Bibi e adesso devo ammettere che io avevo torto. Ho ammirato Netanyahu, l'ho sempre votato ma Israele è più importante di qualsiasi primo ministro. Quando non va si cambia, a questo serve la democrazia!