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La Repubblica Rassegna Stampa
17.06.2021 Da Hamas ordigni incendiari contro Israele, a Gerusalemme la 'marcia delle bandiere'
Cronaca di Sharon Nizza

Testata: La Repubblica
Data: 17 giugno 2021
Pagina: 17
Autore: Sharon Nizza
Titolo: «Bennett, la prima mossa. Notte di raid anti Hamas contro i palloni di fuoco»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 17/06/2021, l'articolo di Sharon Nizza dal titolo "Bennett, la prima mossa. Notte di raid anti Hamas contro i palloni di fuoco".

Immagine correlata
Sharon Nizza

Israeli ultranationalists march through East Jerusalem in key test for new  govt
La marcia delle bandiere a Gerusalemme

Non è trascorso nemmeno un mese dalla firma del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, ma già si rinnovano le tensioni con cui le parti testano i parametri della nuova deterrenza, mentre i mediatori egiziani sono ancora al lavoro per consolidare la tregua. Si tratta anche del primo test per il nuovo governo di unità nazionale del premier Naftali Bennett, insediatosi domenica. Martedì, in vista della parata delle bandiere che ha sfilato in serata a Gerusalemme, sono scoppiati una ventina di incendi nel sud d’Israele causati dal lancio di palloni incendiari da parte di Hamas. In risposta, nella notte l’esercito israeliano ha effettuato una serie di attacchi aerei nella Striscia di Gaza, colpendo strutture militari di Hamas. Il portavoce dell’Idf ha precisato che l’«esercito è pronto ad affrontare tutti gli scenari, inclusa la ripresa delle ostilità». I raid sono arrivati al termine di una giornata di crescente tensione intorno alla manifestazione a Gerusalemme confermata dalla nuova coalizione, dopo che era stata posticipata dal governo uscente.

Hamas official threatens more explosive balloons into Israel | The Times of  Israel
Terroristi di Hamas preparano il lancio di palloncini incendiari

Circa 5mila persone hanno sfilato in un tragitto diverso da quello con cui ogni anno celebrano la cattura della parte orientale della città dai giordani a seguito della guerra dei Sei giorni, ripercorrendo il percorso dei soldati israeliani fino al cuore della città vecchia nel 1967. La marcia era stata riprogrammata dopo che il 10 maggio, durante il Giorno di Gerusalemme, era stata interrotta dal lancio dei missili di Hamas. La richiesta di ripristinare la marcia è stata il primo banco di prova del nuovo governo Bennett. Mansour Abbas, leader del partito islamico Ra’am che sostiene la coalizione, ha detto che la marcia è una provocazione e approvarla è stato un errore. Alcuni manifestanti, legati al partito della destra nazionalista Sionismo religioso, hanno attaccato il nuovo premier per aver aderito a un governo con la sinistra e un partito arabo. Sono gli stessi manifestanti che hanno intonato "morte agli arabi" e altri cori razzisti, cercando di aizzare scontri con giornalisti e attivisti palestinesi presenti alla porta di Damasco. A poche centinaia di metri da lì, ci sono stati scontri tra manifestanti palestinesi e la polizia.

Il ministro degli Esteri e premier alternato Yair Lapid ha difeso la decisione di autorizzare la manifestazione, elogiando il ministro della Sicurezza interna, ma ha condannato duramente i cori razzisti. «È inconcepibile che si possa sfilare con la bandiera d’Israele gridando al contempo ‘morte agli arabi’. Queste persone sono una vergogna per il popolo d’Israele», ha twittato. Il primo ministro Bennett non si è espresso pubblicamente, ma l’autorizzazione dei raid aerei a Gaza dice molto: raramente in passato Israele ha risposto agli ordigni incendiari lanciati da Hamas, mentre il neo-premier ha sempre sostenuto che «ai palloni incendiari si risponde come ai razzi». Hamas canta vittoria. Il portavoce da Gaza, Fawzi Barhoum, ha espresso soddisfazione perché «le azioni della resistenza hanno portato l’occupazione a cambiare il tragitto della marcia delle bandiere, a deviare le rotte dei voli e a dispiegare batterie di Iron Dome: tutto dimostra il nostro successo nell’imporre nuovi parametri nel confronto».

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