Arabi al governo in Israele: la migliore risposta a chi accusa Israele di discriminazione Commento di Andrea Molle
Testata: Italia Oggi Data: 16 giugno 2021 Pagina: 2 Autore: Andrea Molle Titolo: «Palestinesi al governo del Paese che si descrive loro sopraffattore»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 16/06/2021, a pag.2 con il titolo "Palestinesi al governo del Paese che si descrive loro sopraffattore" il commento di Andrea Molle.
L'intesa tra Yair Lapid, Naftali Bennett, Mansour Abbas
Con l'alleanza tra la destra del partito Yamina, il centro laico rappresentato da Yesh Atid e gli arabi Islamisti moderati di Raam si conclude il regno di Benjamin Netanyahu. La fine di una leadership durata 12 anni, permette ad Israele di aggiungersi alla lista dei paesi mediorientali nei quali una minoranza religiosa siede al governo del Paese. Una lista così esclusiva che al momento non contiene nessun altro paese. Un evento inaspettato per la giovane democrazia che si aggiunge alla già impressionante serie di unicità dello Stato Ebraico. Tutte caratteristiche che ne fanno il principale nemico di una certa sinistra, che quanto ad antisemitismo ha forse troppo in comune con l'estremismo di destra. Vediamo di elencarne alcune, in modo volutamente ironico. Prima di tutto, ça va sans dire, essere l'unica nazione al mondo accusata di occupare illegalmente un territorio nel quale il suo popolo, quello ebraico, vive da migliaia di anni ma che, ovviamente, non ha alcun diritto all'autodeterminazione. Secondo, il fatto di essere l'unico paese nella storia umana che ha creato una forma di apartheid così brutale che le minoranze hanno addirittura pieni diritti civili e persino una forte rappresentanza politica. Terzo, la curiosa caratteristica di essere l'unico Stato al mondo che abbia mai operato un genocidio cosi scientifico ai danni di un'altra popolazione, quella Palestinese, da ottenere il risultato di farla crescere in modo costante negli anni nella misura media del 2%. Infine, avere l'ardire di offrire assistenza sanitaria agli occupati e persino garantire protezione contro Hamas alle donne vittime di abusi o alla minoranza LGTBQ+ oggetto continuo di violente persecuzioni. Tutto in barba al sacrosanto sovrano diritto dell'estremismo islamista, che governa di fatto i territori sotto controllo palestinese, di imporre la legge coranica. Tutto questo mentre le forze di difesa di Tel Aviv, lo Tzahal, si permettono di avvisare la popolazione civile della Striscia di Gaza prima di un attacco aereo volto a eliminare la minaccia terroristica limitando il più possibile i danni collaterali. Un atto che rende difficile l'uso di scudi umani e gli abusi continui che i benpensanti fingono di non vedere. Insomma, se le cose stanno così: o Israele, che di errori in questo conflitto ne ha fatti molti, è incapace di essere uno stato criminale oppure i conti non tornano e i criminali, almeno a livello ideologico, sono altri.
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