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Libero Rassegna Stampa
06.11.2002 I cavalli di battaglia dell'antisemitismo
Una fiction sui Protocolli dei Savi di Sion: come contribuire all'antisemitismo

Testata: Libero
Data: 06 novembre 2002
Pagina: 13
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «In onda i vecchi pregiudizi antisionisti»
Riportiamo un articolo di Dimitri Buffa pubblicato su Libero mercoledì 6 novembre 2002:
"Da oggi la tv privata egiziana metterà a repentaglio i già non facili
rapporti tra Egitto e Israele con la messa in onda di un serial televisivo
che andrà in video per tutto il mese di Ramadan e che si basa sul falso
storico dei famigerati "Protocolli dei savi di Sion". Un falso creato
dall'Okrana, la polizia segreta dello zar, per screditare gli ebrei russi.
Si chiamerà "Cavaliere senza cavallo" e già le dichiarazioni degli autori e
del produttore televisivo non lasciano presagire nulla di buono.
Dice ad esempio Muhammad Sobhi, co-autore e attore :
"Il Sionismo esiste e ha controllato il mondo fin dalle alba della storia."
Gli fa eco Muhammad Baghdadi, co-autore: "... l'entità sionista è stata
impiantata in Palestina e nel mondo arabo."
Ma chi precisa il target è Hala Sarhan, vice presidente della Dream TV
(Telesogno egiziana, ndr), produttore di Cavaliere senza cavallo :
"In un certo senso, non dominano ... essi vogliono controllare."
Da ieri è quindi partita una petizione appello del centro Simon Wiesenthal
al governo egiziano perchè blocchi la messa in onda del serial tv che non
farebbe altro che contribuire all'anti ebraismo innato in larghi strati
delle popolazioni arabe, anche di quelle considerate moderate come la
egiziana.
Per la cronaca, risale all'8 maggio 1920 la prima traccia di questi
"Protocolli", quando il Times di Londra pubblicò un articolo in cui dava un
ampio resoconto del contenuto del libello, annunciando che era stato
pubblicato a Tsarkoye Selo, in Russia, nel 1905 dal Prof. Serghei
Alexandrovich Nylus e che la biblioteca del British Museum ne possedeva una
copia con il timbro di entrata del 10 agosto 1906, nº 3926/D/17. Di cosa
parlano? Di un immaginario complotto di 72 savi ebrei decisi a impadronirsi
del mondo con l'inganno e il potere economico. Cavalli di battaglia
dell'antisemitismo già visti nella Germania nazista."
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