Lettera a Io Donna La differenza tra i libri di scuola palestinesi ed israeliani.
Testata: Io Donna Data: 02 ottobre 2002 Pagina: 1 Autore: Etty Amiras Titolo: «Lettera a Io Donna»
Riportiamo la lettera che Etty Amiras ha inviato a Io donna nr43 del 26/10/02 per protestare contro l'imprecisione e la superficialità di una articolo di Lucetta Scaraffia relativo ai libri di scuola palestinesi ed israeliani.
"Gentile Redazione, tutte le settimane, leggo con attenzione il Vostro bel supplemento, che trovo stimolante e simpatico. Per questo motivo, sono rimasta sconcertata quando mi sono trovata davanti all'articolo di Lucetta Scaraffia, relativo ai libri di scuola palestinesi ed israeliani. La prima osservazione da fare è che si parla di libri di testo in maniera vaga, senza fare riferimenti precisi a titoli, paragrafi, pagine etc. Questo fatto stupisce non poco, se si pensa che l'articolo è stato scritto da una storica, quindi una persona abituata a consultare documenti prima di parlare. Esiste un preciso rapporto stilato da un' associazione americana non governativa, CMIP, che ha esaminato attentamente sia i libri di testo palestinesi sia quelli israeliani. Il CMIP ha per scopo quello di incoraggiare lo sviluppo di rapporti pacifici tra popoli e nazioni e, proprio per questo, pone enfasi sullo studio dei testi scolastici e sui programmi educativi, in quanto attraverso i testi proposti si può giudicare l'orientamento e le valutazioni che le società voglio trasmettere ai loro giovani. Il rapporto del CMIP è stato discusso in seno al Parlamento europeo, dato che l'ANP si avvale anche degli aiuti dell'UE per stampare i suoi testi scolastici. Il risultato è sconfortante. I libri di testo palestinesi sono un incitamento all'odio, non solo nei confronti degli israeliani (che in fondo sono i nemici), ma nei confronti degli ebrei in generale. Quello che è più grave, e che nessuno dice, per motivi di opportunità, è che sui libri di testo palestinesi i bambini subiscono un lavaggio del cervello per tutto il percorso scolastico. Si parte dal presupposto che gli ebrei siano traditori e bugiardi e che siano ladri, in quanto hanno rubato ai palestinesi la loro terra. Unica soluzione proposta è quella del martirio e della guerra santa. Sono stati esaminati pure i libri di testo israeliani in circolazione nelle scuole e, non è stato trovato alcun riferimento irriguardoso nei confronti degli arabi. I libri esaminati sono 360 (consigliati nelle scuole pubbliche), ma lo studio è stato allargato ai libri di testo adottati nelle scuole ultraortodosse (che sono autonome, che costituiscono un'eccezione, ma che rappresentano una piccola parte della popolazione scolastica). In nessuno di questi libri è stato trovato un riferimento irriguardoso nei confronti dell'Islam e le storie che si raccontano, descrivono amicizia tra ebrei e arabi. Si parla di episodi nei quali ebrei sono stati aiutati da arabi e arabi che sono stati aiutati da ebrei, in modo da rimuovere stereotipi negativi. Anche sui libri di geografia si può osservare che, mentre nei libri di testo palestinesi, le cartine mostrano la sagoma della Palestina storica (dal Giordano al Mediterraneo) come un tutt'uno dove Israele non esiste, nei libri israeliani le cartine mostrano il confine tra Israele ed i Territori amministrati dall'Autorità Palestinese, in conformità agli acordi di Oslo. Chiedo pertanto, che la dott.ssa Lucetta Scaraffia sia più precisa e che documenti, con esempi particolareggiati, quanto da lei asserito. Sarebbe opportuno, un altro articolo che fornisse ulteriori delucidazioni documentate ed inoppugnabili. Per conto mio, allego alla presente copia della relazione del CMIP, che invito a pubblicare sul Vostro bel giornale" Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione di Io Donna. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita.