|
| ||
|
||
Riprendiamo dal FATTO Quotidiano di oggi, 24/05/2021, a pag.15 con il titolo "Herzog e Perez, i due nomi per la presidenza", l'articolo di Fabio Scuto.
Fabio Scuto
Il presidente dell'Agenzia ebraica Isaac Herzog e Miriam Peretz, salita alla ribalta pubblica dopo che due dei suoi figli sono stati uccisi durante il servizio militare, hanno annunciato la loro candidatura come prossimo presidente di Israele. La Knesset eleggerà il successore di Reuven Rivlin a scrutinio segreto il 2 giugno. Herzog, 60 anni, ex leader del partito laburista e figlio del defunto presidente israeliano Chaim Herzog, è considerato il capofila nella corsa alla presidenza. Ha raccolto firme di sostegno da 27 membri della Knesset e si prevede che ottenga anche il sostegno dei legislatori di destra per la posizione in gran parte cerimoniale. Miriam Peretz , 67 anni, si è assicurata le firme di 11 parlamentari, tra cui solo uno del centro- sinistra, Yael Ben Moshe di "Kahol Lavan". L'ex membro della Knesset Yehudah Glick, esponente dell'ala più oltranzista dei suprematisti della destra ha annunciato il suo ritiro. L'ex deputato Michael Bar-Zohar, che non è riuscito a ottenere le 10 firme necessarie per candidarsi, ha abbandonato la gara e darà il suo sostegno a Herzog. Anche la ex presidente della Knesset Dalia Itzik, che ha servito come presidente ad interim in seguito alle dimissioni di Moshe Katzav, ha deciso di non candidarsi. Finora nessuno dei partiti alla Knesset ha appoggiato Herzog o Peretz. Il Likud, che non ha presentato un proprio candidato, darà ai suoi parlamentari libertà di voto (che è comunque a scrutinio segreto), come hanno già fatto i partiti "Meretz" e "New Hope". La prospettiva che il primo ministro Benjamin Netanyahu possa candidarsi alla presidenza è ormai fuori discussione. Netanyahu è attualmente sotto processo per accuse di corruzione. Negli ultimi tempi, fonti politiche a lui vicine hanno sollevato la possibilità che Netanyahu si candidasse alla presidenza o presentasse un candidato di sua scelta, ma Bibi ha negato qualsiasi intenzione di farlo. Il governo, e soprattutto il premierato, resta il vero obiettivo di Netanyahu perché in Israele solo la guida dell'esecutivo ha diritto all'immunità fino a fine mandato.
Per inviare la propria opinione al Fatto Quotidiano, telefonare: 06/ 328181, oppure cliccare sulla e-mail sottostante
lettere@ilfattoquotidiano.it |
Condividi sui social network: |
|
Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui |