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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
01.11.2002 Il nuovo Ministro della Difesa israeliana
La scelta del nuovo Ministro della Difesa israeliana con commento di Olimpo

Testata: Corriere della Sera
Data: 01 novembre 2002
Pagina: 14
Autore: Guido Olimpio
Titolo: «Sharon chiama un falco alla Difesa»
Non riteniamo necessario riportare integralmente questo lungo, contorto e "sbrodolato" - come dicevano una volta gli insegnanti - articolo di Guido Olimpio, e ne taglieremo la prima parte.

Se verrà nominato ministro, Mofaz troverà una sponda nel nuovo capo del Mossad, il generale Meir Dagan. Ex capo di un’unità speciale, stratega delle operazioni dell’ultimo anno contro i palestinesi,
NESSUNO ha mai condotto azioni contro i palestinesi: TUTTE le azioni sono state condotte sempre e solo contro i terroristi. Forse il signor Olimpio fa qualche confusione fra gli israeliani e la controparte: sono i terroristi palestinesi che conducono operazioni contro gli israeliani o, per meglio dire, contro gli ebrei.
Dagan ama le azioni clandestine. «Tagliamo la testa al serpente», è la sua ricetta contro il terrore.
Olimpio conosce ricette migliori?
I suoi metodi radicali contrastano con i suoi passatempi: gli piace dipingere.
Forse Olimpio si aspettava che i suoi passatempi consistessero nello strappare le ali alle mosche e bruciare la coda ai topi? O forse spillare il sangue ai bambini palestinesi per impastare le azzime?
Questo triumvirato di generali dovrà essere integrato dall’alleanza con i partiti dell’estrema destra. Il più corteggiato è Avigdor Lieberman - il più falco tra i falchi -
come quel detersivo che lava bianco più bianco del bianco che più bianco non si può?
che ha però minacciato di non entrare nell’esecutivo. Una manovra per favorire Netaniahu, lo sfidante di Sharon nella corsa alla leadership del Likud e dunque alla carica di premier. Ma l’inserimento di Netaniahu nell’esecutivo potrebbe far cambiare idea a Lieberman che ha comunque fissato condizioni pesanti: Israele deve respingere le proposte di pace americane. Uno dei tanti ricatti che Sharon sarà costretto a subire.
Ma come?! Da un anno e mezzo Olimpio ci sta raccontando la storia del falco Sharon, dello spietato e inflessibile Sharon, del governo di Sharon, dell'esercito di Sharon, degli ordini di Sharon, e adesso viene fuori un fessacchiotto costretto a subire i ricatti dell'ultimo arrivato?!
Per il premier è un significativo cambiamento di rotta, suscettibile di pesanti conseguenze. Su più livelli. Sul piano internazionale faticherà non poco a vendere le «ragioni di Israele». Prima c’era Peres a coprirlo. E non è un caso che Sharon abbia cercato di trattenere Peres nella compagine: prima cercando di mantenerlo alla guida degli Esteri, poi offrendogli l’incarico di inviato speciale. Peres ha detto no, ma qualche osservatore non esclude che il ministro possa ripetere la mossa di Moshe Dayan: nel 1977 il celebre generale - laburista - diventò capo della diplomazia nel governo Begin (Likud). Sul piano economico l’instabilità politica rischia di peggiorare i conti e la fiducia dei mercati. Sul fronte della sicurezza c’è da attendersi altri attacchi.
Questa non si è capita troppo bene: si verifica una crisi di governo a causa della guerra terroristica palestinese, e la crisi di governo dovrebbe provocare un aggravamento della guerra terroristica? Quale sarebbe il nesso?
I segnali non mancano. Ieri tre palestinesi sono saltati per aria a Gaza mentre preparavano un ordigno.
Inoltre un terrorista intrufolatosi fra i raccoglitori di olive ha sparato contro una jeep di passaggio, ferendo un soldato, ed è poi stato a sua volta ucciso. Il terrorista aveva con sé anche una granata a frammentazione. Ma di tutto questo è meglio non parlare: meglio raccontare, al momento opportuno, che gli israeliani sparano contro i raccoglitori di olive che si guadagnano onestamente da vivere.
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