Non ho altro da aggiungere. Da secoli non leggo Avvenire, se non altro per evitare dei conati di vomito, che non fanno bene né a me né meno ancora ai poveri diavoli costretti a vivermi accanto. Una volta una donnetta cattolica, forse in buona fede, mi riprese perché mi vide entrare in chiesa con il GIORNALE sottobraccio. "In chiesa bisogna venire soltanto con l'AVVENIRE!". Le risposi che il tempo delle veline di regime è finito e ancora di più di quelle che si ammantano di cattolicesimo. E che comunque badasse semplicemente ai fatti suoi. Che ai fatti miei ci penso io. Shalom.
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario, Mi associo ai suoi complimenti a Davide Romano . Credo che Avvenire, come ogni giornale legato ai partiti politici o a un editore particolare, segua sempre l'andazzo ideologico del Vaticano. Non essendo una lettrice di questa testata non saprei quale linea avesse ai tempi di Paolo VI ma mi rendo conto che le simpatie islamiche di Papa Bergoglio coinvolgano anche la direzione di Avvenire. In questi giorni abbiamo visto che il Papa ha ricevuto con tutti gli onori il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif, proprio mentre Hamas, finanziato e armato da quel paese islamico, colpiva Israele con 4000 missili made in Iran. Zarif ha affermato che i legami tra l'Iran e il Vaticano sono molto importanti. Non commento ma mi preme di ricordare che lo stesso Papa ha sempre rifiutato di ricevere il Dalai Lama, uomo di pace ma inviso alla Cina.
Chi vuole intendere, intenda! Un cordiale shalom
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Sono tre i motivi per cui l'Europa, nei fatti, è contro Israele: 1) l'antisemitismo da sempre latente e negli ultimi anni risorto prepotentemente; 2) il terzomondismo becero che vede nei palestinesi dei poveri sfruttati che lottano ad armi impari come i vietcong contro gli USA; 3) il timore che gli immigrati islamici possano scatenare violenze, in Europa, come comunque già lo fanno se noi europei appoggiassimo più convintamente Israele. Saluti.
Roberto Razza
Gentile Roberto, Esattamente! A questo aggiungerei che Israele, come tutte le democrazie, risponde in ritardo alle calunnie. Le faccio un esempio: viene colpita da un missile una famiglia a Gaza, i palestinesi, senza preoccuparsi di conoscere il come e il perché, rilasciano subito le loro veline urlando che Israele ha sterminato un'intera famiglia. Passa qualche giorno e l'esercito rilascia la seguente dichiarazione :"Dopo accurate ricerche è stato appurato che la famiglia in questione è stata colpita da un missile sparato da Gaza che, cambiando rotta, è ricaduto su territorio palestinese". Ormai però tutto il mondo sa che Israele ammazza i bambini palestinesi e la rettifica israeliana non viene nemmeno presa in considerazione, il gioco è fatto, l'odio si scatena e partono le manifestazioni in cui si chiede la morte di Israele. Da ricordare che, da studi fatti dall'esercito israeliano, ogni 1000 missili sparati da Gaza, 200 di questi ricadono sul loro territorio. Praticamente si sparano da soli. Forse lo fanno apposta considerando quanto poca importanza diano alla vita dei loro cittadini, per attribuire a Israele tutte le vittime. Fortunatamente anche la CNN giorni fa ha riportato i dati di Israele a tutto schermo: circa 800 missili dei 4000 sparati sono ricaduti sul territorio di Gaza facendo danni e vittime.
Un cordiale shalom
