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Libero Rassegna Stampa
22.05.2021 Torna la violenza a Gerusalemme
Commento di Andrea Morigi

Testata: Libero
Data: 22 maggio 2021
Pagina: 13
Autore: Andrea Morigi
Titolo: «Tornano gli scontri sul Monte del Tempio»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 22/05/2021, a pag.13 con il titolo "Tornano gli scontri sul Monte del Tempio", il commento di Andrea Morigi.

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Andrea Morigi

EXPLAINER: What's behind the clashes in Jerusalem?

Tacciono le armi e la guerra fra Israele e Gaza si trasferisce sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, dove aveva avuto inizio. Ora la contesa territoriale è interna all'islam. Qualche tafferuglio fra soldati israeliani e musulmani che si recano alla moschea Al Aqsa fa da sfondo a una dura contestazione da parte di centinaia di palestinesi contro il gran mufti di Gerusalemme, Mohammed HuKsPin. Accusano il religioso di non aver citato Gaza nel sermone del venerdì e lo invitano a tornare da Abu Mazen, il presidente dell'Autorità palestinese. «Siamo gli uomini di Mohammed Deif», gridano, inneggiando al leader del braccio armato di Hamas.

IL CARNEFICE Il loro punto di riferimento è «il carnefice di Khan Younis», noto come un sanguinario che uccide e tortura i palestinesi favorevoli al dialogo e inserito dagli Stati Uniti nella lista dei terroristi più pericolosi al mondo per omicidi, sequestri di persona e operazioni kamikaze. L'altro toponimo della località è Monte del Tempio, seguendo la storia biblica dalla parte del popolo d'Israele. Anche all'interno della comunità ebraica la tensione politica rimane alta all'indomani del via libera di Israele al cessate il fuoco concordato con Hamas ed entrato in vigore nella notte fra venerdì e sabato, dopo undici giorni di scontro. A fare da parafulmine è il premier Ieri sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, la polizia israeliana ha sparato gas lacrimogeni, granate stordenti e proiettili di gomma per disperdere chi sventolava la bandiera palestinese (LaPresse) Benjamin Netanyahu. Per uno dei leader dell'opposizione, Yair Lapid, «i militari hanno avuto successo nei compiti assegnati ma il governo ha fallito». Gli fa eco Gideon Sàar, leader di New Hope, che definisce la tregua «imbarazzante» perché «con la migliore intelligence e aeronautica al mondo, Netanyahu è riuscito a ottenere da Hamas un "cessate il fuoco senza condizioni"». Il leader de Partito Sionista Religioso, Bezalel Smotrich, pretende che agli ebrei sia nuovamente concesso l'accesso al Monte del Tempio, altrimenti «si proverebbe che Hamas stava dicendo la verità». Durissimo anche il deputato nazionalista Itamar Ben-Gvir convinto che «il cessate il fuoco imbarazzante sia una grave capitolazione al terrorismo e alle imposizioni di Hamas». Intanto, il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, riferisce Haaretz, profetizza che la lotta continuerà «fino alla liberazione di al-Aqsa». I Fratelli Musulmani si intestano un successo politico: «Abbiamo distrutto il progetto di coesistenza con Israele, di normalizzazione con Israele», riferendosi alla dichiarazione congiunta fra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein, firmata a Washington negli Stati Uniti il 15 settembre 2020, che va sotto il nome di Accordi di Abramo. «Ciò che accadrà dopo questa battaglia non è ciò che succedeva prima», minaccia Haniyeh perché «abbiamo visto la nostra nazione svegliarsi, prendere posizione per Gerusalemme, la Palestina e la resistenza».

GLI ARSENALI Il bilancio finale è di 243 morti palestinesi e 12 israeliani. Sotto il profilo militare, dopo gli undici giorni del conflitto sospeso ieri, le cifre ufficiali parlano di 4.360 razzi lanciati da Gaza, di cui circa 3.400 hanno oltrepassato il confine. Circa 680 sono caduti all'interno della Striscia e altri 280 sono finiti in mare. Da parte sua l'esercito israeliano ha colpito circa 1.500 obiettivi nella Striscia riferisce l'esercito israeliano, mentre in Israele si cerca di valutare quanto il conflitto abbia indebolito militarmente Hamas. Secondo fonti militari riportate da Haaretz, l'arsenale di razzi di Hamas sarebbe stato danneggiato meno del previsto anche se sicuramente i raid israeliani hanno avuto un effetto detenente. Le Forze di difesa israeliane (Idf), stimano di essere riuscite a distruggere solo il 40% delle postazioni di lancio dei razzi durante l'operazione Guardiano dei Muri e ritengono che Hamas possieda ancora la capacità di lanciare numerosi razzi contro Israele. Per questo, al congresso degli Stati Uniti, i Repubblicani stanno cercando di ottenere un nuovo rifornimento per l'Iron Dome, lo scudo aereo utilizzato dallo Stato ebraico per neutralizzare gli attacchi missilistici. Sull'altro fronte, il senatore leader della sinistra Dem Bernie Sanders, schierato con la violenza palestinese, ma elettore del presidente Joe Biden, ha presentato una mozione per bloccare la vendita di armi per 735 milioni di dollari a Israele, approvata dalla Casa Bianca.

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