Chi è Muhammad Deif
Commento di Deborah Fait
Muhammad Deif
"Il nostro obiettivo è il martirio o la vittoria. Nessun cessate il fuoco. Il nostro destino è Allah e la cacciata del nemico sionista" Queste le parole di Muhammad Deif, capo militare di Hamas e delle brigate Izzadim Kassam, che, dopo due anni di silenzio, è di nuovo sulla breccia per invocare la morte di Israele. Veramente è tornata alla ribalta solo una parte di Deif , quella che gli è rimasta attaccata al tronco dopo vari tentativi di Israele di farlo fuori, sempre senza successo. Dopo un primo tentativo di eliminarlo, nel 2002, è uscito vivo ma senza un occhio, al secondo è rimasto vivo ma senza mani e al terzo senza una gamba, ultimamente è stato nuovamente attaccato dalle bombe israeliane ma pare sia ancora in vita pronto a sputare veleno. E' proprio vero che il Male non muore mai, come il demonio questo terrorista sembra dover vivere in eterno. Perdonerete il mio cinismo ma dopo 11 giorni di missili e bombe sulla mia testa e sirene nelle orecchie giorno e notte, non riesco ad essere compassionevole verso un resto umano il cui cervello ancora pensa di ammazzare ebrei. Mi è venuta cinicamente alla mente una delle ballate di Giorgio Gaber": "Con quel poco che c'ho, ancora me la cavo. Non mi muovo, ma ragiono molto bene. Ora c'ho praticamente un gran testone. E un testicolo per la riproduzione". Il titolo era "Perdo i pezzi" e sembrava scritta per lui, Muhammad. Per 25 anni Deif è stato uno dei capi che organizzava e partecipava agli attentati contro Israele, si travestiva da ebreo con kippà e cernecchi e ammazzava chiunque gli capitasse a tiro, ebreo naturalmente, organizzava attentati suicidi, rapimenti di soldati israeliani, faceva esplodere autobus pieni di persone. Nel 2014 l'IDF ha colpito il suo Quartier Generale, dentro dovevano esserci solo lui e i suoi tirapiedi, invece, da vigliacco fanatico qual è, aveva fatto entrare nel palazzo moglie e figli perché, in caso di un attacco dell'IDF, voleva morissero tutti per diventare martiri di Allah. Nel bombardamento, infatti, morirono la moglie ventisettenne, i due figli e tutti i suoi aiutanti. Lui ne uscì vivo , con una gamba sola questa volta, ma vivo e pronto a urlare ancora " Morte a Israele per Allah".
Nel 1990, questo demonio, entrò a far parte di Hamas per diventare l'aiutante di Yahya Ayyash, anche lui un capo terrorista feroce, l'unione di due demoni. Deif e Ayyash Nel 1994 rapirono tre soldati israeliani, uno dei quali, Nachson Wachsman di vent'anni. Faceva autostop, è arrivata una macchina di ebrei religiosi, kippot sul capo, cernecchi, libri sacri tra le mani, la radio accesa suonava a tutto volume musica religiosa. Nachson è salito fiducioso per accorgersi troppo tardi che erano terroristi arabi. Fu tenuto prigioniero, legato a una sedia, e fu ammazzato alcuni minuti prima che l'IDF riuscisse a liberarlo ( da quel momento fu proibito tassativamente l'autostop che era il mezzo di trasporto usuale per i soldati).
I due compari hanno fatto saltare autobus a Gerusalemme e Ashkelon causando la morte di almeno 50 israeliani. I cecchini che all'inizio della seconda intifada giravano per Israele per ammazzare soprattutto vecchi e bambini erano organizzati da lui e da Yahya. Ricordiamo la piccola Shalhevet di pochi mesi, mirata e colpita mentre era in un parco in braccio al papà. Dopo tutte queste stragi di israeliani fu nominato, per meriti (quelli dei terroristi), capo militare supremo delle Brigate Izzadin al Qassam. Nel 2006 ha creato a Gaza un collegamento con Al Queda ritenendo Hamas "troppo" debole e negli anni ha preso contatti con l'Isis. Durante questa ultima guerra Israele ha tentato di ammazzarlo almeno due volte, sono stati colpiti a morte molti capi di Hamas, gente importante e feroce, ma fonti militari dicono che lui, il demonio, pur sulla sedia a rotelle, è riuscito a scappare sempre secondi prima di essere ammazzato. Due settimane fa è stato lui a dare l'ordine di bombardare Gerusalemme. Il vecchio e corrotto Abu Mazen sta strillando che Israele deve essere accusato di crimini di guerra, sono i suoi ultimi belati perché la sedia sotto di lui trema pericolosamente. Hamas ha fatto scoppiare la guerra per dimostrare ai palestinesi che Hamas è il logico "governo" che meritano. Finora è riuscito a salvarsi ma, fossi in lui, mi guarderei alle spalle, sarà più facile ammazzarlo durante il cessate il fuoco anche se vive, come un topo di fogna, sottoterra. Chissà, una frittata avvelenata, un missile miratissimo solo per lui, qualcosa insomma. Che il Mossad faccia lavorare in fretta le meningi! Un essere simile non è neppur degno di respirare.
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"