I media e la guerra
Commento di Deborah Fait
A volte viene voglia di gettare la spugna, mettersi a leggere libri gialli aspettando la sirena, andare in rifugio dove, per fortuna, non c'è la TV. Poi tornare a casa e mettersi a letto senza leggere e ascoltare i commenti su quello che accade in Israele. E' vero che i telegiornali sia RAI che Mediaset sono molto diversi da quelli di qualche anno fa, capita anche di assistere a qualche programma degno di complimenti come quello mandato in onda alcune sere fa da Tg2 Post e condotto da Manuela Moreno. Ospite da Israele sotto attacco missilistico, l'Ambasciatore Dror Eydar che ha spiegato la situazione in Israele in questi giorni di follia tra fughe nei rifugi e tanta paura. I telegiornali in genere sono abbastanza corretti, sono passati i tempi in cui vari inviati facevano i loro servizi strappalacrime da Gaza. Oggi a Gaza non vanno, è molto pericoloso ma ne parlano ricordando sempre i morti palestinesi, tanti, e quelli israeliani, pochi, troppo pochi. Sembra quasi che Israele debba scusarsi se i suoi morti sono 10 e non 180 come quelli del nemico. Un paese aggredito, in guerra, si difende con i mezzi di cui dispone, chi aggredisce deve tenerne conto, se non lo fa significa che non da nessuna importanza alla vita dei propri cittadini. Naturalmente certi vizietti sono duri a morire, si continua a dimenticare che Gerusalemme è la capitale di Israele, che Gaza non è occupata ma totalmente autonoma sotto il giogo di Hamas. Si dimentica di ribadire, per la verità adesso incominciano ad accennarvi, che i morti di Gaza sono una grande tragedia da attribuirsi in toto all'organizzazione terroristica che comanda nella Striscia e mette in pericolo di morte i palestinesi posizionando il proprio arsenale militare , missili compresi, davanti a scuole, ospedali, case private, persino moschee.
La vignetta di Dry Bones: Un doppio problema per Israele. I missili di Hamas da Gaza, i sostenitori di Hamas in Israele
Israele, unico esercito al mondo, avvisa i civili palestinesi un'ora prima dei bombardamenti. Li avvisa con volantinaggio dagli aerei e con altoparlanti, in arabo. Quello che trovo immorale da parte dei commentatori della TV è il voler equiparare Israele, unica democrazia mediorientale, a Hamas terroristi legati alla Fratellanza musulmana e all'ISIS. Israele ha lasciato Gaza all'ANP nel 2004 ma, attraverso un barbaro colpo di stato contro Abu Mazen, Hamas ha preso il potere trasformando la Striscia in una dittatura islamica, feroce come l'Iran che la protegge e la finanzia. Giustamente ha detto Paolo Guzzanti, al TG4 di stasera 16 maggio, chi vuole porre termine al conflitto deve occuparsi di Turchia e Iran. Erdogan soffia odio nelle orecchie degli arabi israeliani per farli rivoltare contro il paese di cui sono cittadini con tutti i diritti e infiamma le piazze. L'Iran rifornisce Hamas di 500/1000 missili al giorno e altre armi. Ascoltando la Tv, leggendo i giornali e i social la parola che più si sente è sproporzione, secondo questi commentatori o leoni da tastiera, Israele dovrebbe usare gli stessi metodi dei terroristi per essere al loro livello. Bene allora incominciamo a lanciare centinaia di missili al giorno contro Gaza con la loro stessa filosofia del 'ndò cojo, cojo, e poi vedremo cosa potrebbe accadere. E' noto che Hamas non permette ai cittadini normali di andare nei rifugi, spettanti solo ai membri di Hamas e Jihad, il risultato sarebbe di migliaia di morti innocenti. RaiNews24 ha mandato, dopo il tg, dei servizi in cui alcune cooperanti a Sheik Jarra, di quelle innamorate dei palestinesi, hanno dichiarato di battersi per ridare ai palestinesi gli appartamenti gratis. Secondo queste persone, i palestinesi non devono pagare l'affitto, unici al mondo. I giornali sono peggio della televisione, naturalmente dipende da chi scrive gli articoli. Un amico mi segnala che il Corriere del Ticino, con tanto di foto di un bambino di Gaza sanguinante, scrive "Israele non ha ancora fornito informazioni sui motivi che potrebbero aver reso necessario l'attacco". Se la situazione non fosse tragica, sarebbe da ridere per il lavaggio del cervello di certuni. Un altro giornale ha pubblicato l'immagine di alcuni ragazzi che uscivano da una sinagoga data alle fiamme dai palestinesi, portando in salvo i Rotoli della Torah, e la didascalia recitava " "Alcuni giovani portano in salvo i Libri Sacri da una moschea data alla fiamme". Veramente non ci sono parole. Direte che sono stupidaggini, no non lo sono perché queste "stupidaggini" sono nutrimento per l'odio che molti provano per Israele e si trasformano in accuse indecenti contro i "maledetti sionisti". Il TG5 del 16 maggio, ore 20, ha mandato in onda un servizio che lasciava molto a desiderare, hanno intervistato cittadini arabi sugli scontri tra israeliani, nessun ebreo, anzi hanno parlato di "estremisti ebrei" ma non hanno usato lo stesso aggettivo per gli arabi. E' vero che gruppi di ebrei della destra estrema hanno fatto molti danni ma solo dopo che gli arabi avevano dato alle fiamme sinagoghe e ristoranti, automobili. Come ho già scritto gli ebrei sono stufi e non si lasciano più aggredire senza rispondere. Basta. A mio parere ora è il momento di rappacificare tutti i cittadini israeliani, arabi ed ebrei, non possiamo permetterci la guerra civile, inoltre la maggior parte della popolazione di entrambe le etnie va d'accordo. E' anche il momento di continuare a colpire Hamas e a liberare Gaza da quegli assassini. Niente cessate il fuoco senza aver prima distrutto tutto il loro arsenale militare, se cadessimo in questo tranello che tutto il mondo ci chiede, l'anno prossimo saremmo nella stessa situazione. Basta significa basta!
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"