sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
11.05.2021 Ian Bremmer: 'Usa alleati di Israele, Biden approva gli Accordi Abramo'
Lo intervista Anna Lombardi

Testata: La Repubblica
Data: 11 maggio 2021
Pagina: 16
Autore: Anna Lombardi
Titolo: «Ian Bremmer: 'Biden non intende riaprire gli accordi di Abramo'»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 11/05/2021, a pag.16 con il titolo "Ian Bremmer: 'Biden non intende riaprire gli accordi di Abramo' ", l'intervista di Anna Lombardi.

Immagine correlata

Anna Lombardi

Ian Bremmer - Wikipedia
Ian Bremmer

«La situazione è davvero preoccupante. Siamo di fronte a una nuova escalation, scontri così duri nel cuore di Gerusalemme hanno tutte le potenzialità di diventare un conflitto più ampio. Anche perché le tensioni in qualche modo fanno comodo a tutti. Aiutano il premier israeliano Netanyahu, ancora privo di maggioranza, a tenersi saldo alla guida del Paese. E allo stesso tempo i palestinesi, prossimi alle elezioni, sperano di rilanciare la loro causa fra gli altri popoli arabi della regione, ormai disinteressati al loro destino. A rendere la situazione più rischiosa è il particolare momento politico. Comunque vada, gli americani se ne terranno lontani ». Ian Bremmer, 52 anni, è l’analista esperto di rischi globali, fondatore del think-tank Eurasia Group.

Biden hasn't called Israel's Netanyahu yet, raising fears of a frosty four  years to come
Joe Biden con Benjamin Netanyahu

Gli israeliani avrebbero chiesto all’amministrazione Biden di non pronunciarsi su quanto sta accadendo a Gerusalemme. C’è il timore d’interferenze Usa? «Richieste del genere sono già state fatte in passato, non ci trovo nulla di strano. Certo, è la prima importante crisi tra israeliani e palestinesi dell’era Biden. Magari ai tempi di Trump sarebbe passata sotto silenzio mentre ora l’amministrazione dirà qualcosa di vagamente critico: ma non molto di più. Israele è l’alleato più importante degli Stati Uniti in Medio Oriente. È vero oggi com’era vero ieri per Trump e per Obama. Con un elemento in più: Biden è meno interessato al Medio Oriente dei suoi precessori. Mira a disimpegnarsi e fin dall’inizio del suo mandato lo ha dimostrato. Questo significa che i palestinesi, ma anche gli israeliani o i sauditi, possono contare meno sull’aiuto Usa».

E se la situazione degenera in conflitto? Si rischia di mettere in crisi gli accordi di Abramo? «No, in alcun modo. Biden ha ripetuto più volte di condividerne utilità, anche in termini di investimenti economici e i fini. Li considera molto validi e, sulla lunga distanza, benefici pure per i palestinesi: hanno già permesso ad arabi ed israeliani di tornare a confrontarsi, li hanno messi nella condizione di avere scambi diretti e personali. Non ci saranno revisioni, Né tanto meno un ritorno al passato. Sugli accordi di Abramo non assissteremo a nessuna marcia indietro, Nemmeno nel caso di una nuova Intifada».

Per inviare a Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT