Gerusalemme: l'insolita prontezza dell'Osservatore Romano... ...e la solita disinformazione
Testata: L'Osservatore Romano Data: 11 maggio 2021 Pagina: 5 Autore: la redazione di OR Titolo: «Scontri a Gerusalemme»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 11/05/2021, a pag. 5, l'articolo "Scontri a Gerusalemme".
OR solitamente chiude presto, e in questo modo giustifica le frequenti omissioni o i ritardi nel dare le notizie. Guarda caso, la notizia delle violenze di ieri a Gerusalemme invece compare in evidenza, anche se viene rovesciata a partire dal generico titolo che fa riferimento a "scontri". Nel pezzo l'unica fonte consultata è quella denominata "la stampa locale", cioè fonti arabe palestinesi legate ai terroristi artefici delle violenze. Di conseguenza la descrizione dei fatti è faziosa e parziale.
Ecco l'articolo:
Tensione altissima a Gerusalemme, nell'area della moschea di Al Aqsa. Questa mattina sono stati segnalati violenti scontri tra polizia israeliana e palestinesi fuori e dentro la moschea di al Aqsa, nel complesso della Spianata delle Moschee - Monte del Tempio. Negli scontri sono stati feriti decine di palestinesi, riferisce la Mezza Luna rossa palestinese. Fin dalla notte di domenica, secondo il quotidiano israeliano «Haaretz», circa ottomila palestinesi si sono barricati nella Spianata delle Moschee - Monte del Tempio per protestare contro la marcia dello Yom Yerushaleim che ricorda la conquista israeliana di Gerusalemme est durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967. Per il timore di scontri, le autorità israeliane hanno comunque vietato ai partecipanti alla marcia di passare nelle vicinanze della Spianata delle Moschee - Monte del Tempio. Questa mattina — stando a quanto riferisce la stampa locale — la polizia è entrata nella Spianata per disperdere i palestinesi che si trovavano nel complesso e ha fatto irruzione nella moschea di Al Aqsa, dove erano in corso le preghiere dei fedeli musulmani. I poliziotti hanno lanciato granate per disperdere i presenti, e molti di loro si sono scontrati con gli agenti fuori dalla moschea, lanciando pietre e altri oggetti. Secondo diversi testimoni, la polizia avrebbe sparato anche lacrimogeni e proiettili di gomma. Da giorni a Gerusalemme la situazione è particolarmente tesa per via delle manifestazioni nel quartiere Sheikh Jarrah contro lo sfratto di alcune famiglie palestinesi. Violenti scontri sono scoppiati la scorsa settimana. La popolazione di Sheikh Jarrah è per la maggior parte palestinese, ma in quel quartiere c'è un sito considerato sacro dagli ebrei essendovi la tomba di Simeone il Giusto. I residenti palestinesi dell'area rischiano di essere allontanati dalle loro case a causa di una lunga disputa legale sulla proprietà di quei terreni. Ieri re Abdallah di Giordania, nel corso di un colloquio telefonico con il presidente palestinese Mahmud Abbas, ha condannato «le violazioni e le misure israeliane» sulla Spianata delle Moschee. Il monarca ha sottolineato che «devono cessare immediatamente le pericolose provocazioni contro gli abitanti di Gerusalemme». Dure parole sono state espresse anche dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. «Condanniamo fermamente gli scellerati attacchi di Israele contro la moschea Al Aqsa, che vengono purtroppo effettuati ad ogni mese di Ramadan» ha detto il leader di Ankara. Riesplode il confronto anche al confine con la striscia di Gaza. Tre razzi sono stati lanciati questa mattina dal territorio palestinese verso Israele. Lo ha riferito la radio militare sulla base di informazioni preliminari. «Un razzo, a quanto pare, è stato intercettato da una batteria Iron Dome», ha precisato. In precedenza le sirene di allarme erano risuonate a Sderot. Nella notte altri razzi sono stati sparati dalla striscia di Gaza, ed Israele ha reagito colpendo una postazione di Hamas a sud di Gaza. In seguito a questi incidenti Israele ha chiuso il valico di transito con la Striscia ad Erez e le zone di pesca di fronte a Gaza.
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