IC7 - Il commento di Claudia De Benedetti
Dal 19 al 24 aprile 2021
L'Agenzia Ebraica e la storia di Israele
Giovedì scorso sono stata invitata dalla Professor Cianitto a tenere una lezione all’Università di Milano nell’ambito del suo corso di Diritto ecclesiastico e canonico sulla Legge del ritorno e l’aliya. Gli studenti hanno posto domande di approfondimento sull’Agenzia Ebraica e sui progetti attivi in questo periodo di pandemia in cui non si è fermata l’aliyà da molti paesi tra cui anche l’Italia. Pensando possa essere interessante anche per i lettori di IC7 riprendo il filo del racconto. L'Agenzia Ebraica per Israele, meglio conosciuta come Sochnut è un'organizzazione sionista mondiale con sede in Israele, fondata nel 1920 come braccio economico del movimento sionista.
L'istituzione del mandato britannico in Palestina nel 1920, in seguito alla decisione delle Grandi Potenze alla fine della prima guerra mondiale e alle linee guida della Dichiarazione Balfour del 1917 che riguardava "l'istituzione di una casa nazionale per il popolo ebraico nella Palestina”, impose al governo britannico di condurre la sua amministrazione in Palestina in accordo con la comunità ebraica di Palestina, tramite una agenzia stabilita per quello scopo: l'Agenzia ebraica, istituita nel 1929. Con l'esecutivo sionista, l'Organizzazione sionista mondiale, il Keren Hayesod e il Keren Kayemet LeIsrael, l'Agenzia ebraica era tra gli enti che costituivano lo "stato in formazione" e gettò le basi per l'istituzione dello Stato di Israele nel 1948. Dalla sua fondazione la Sochnut ha lavorato per portare più di tre milioni di immigrati in Israele e per creare più di quattrocentocinquanta insediamenti agricoli in tutto lo Stato, educando più di 300.000 giovani nelle istituzioni dell’Aliyat Hanoar. Ha creato oltre 1.500 istituzioni educative e culturali in tutta Israele, rafforzando l'identità ebraica nelle comunità ebraiche di tutto il mondo e i legami tra gli ebrei in ogni angolo della terra. Dall'istituzione dello Stato d’Israele le principali funzioni dell'Agenzia ebraica si sono concentrate sull'immigrazione e l'assorbimento, l'educazione ebraico-sionista nella diaspora e il rafforzamento della società israeliana.
L'Agenzia Ebraica attualmente gestisce 35 centri di assorbimento, che assistono circa 10.000 immigrati. Investe annualmente 360 milioni di dollari in progetti dedicati agli ebrei della diaspora. I giovani hanno la possibilità di partecipare ad esempio ai progetti Masa e Taglit. Youth Future è una iniziativa nata recentemente, unica, innovativa, nazionale e a lungo termine rivolta a bambini e giovani della periferia geografica e sociale di Israele. L'obiettivo del programma è sviluppare la motivazione e creare opportunità di crescita, tenendo conto delle esigenze e dei talenti unici di ciascun partecipante. Partnership Together è un progetto che collega 550 comunità ebraiche in tutto il mondo attraverso 45 partnership in Israele. Il progetto Giovani comunità è un invito agli studenti con alta consapevolezza sociale a unirsi alla sfida dell'azione sociale, del coinvolgimento e della leadership. I partecipanti ricevono una borsa di studio in cambio di un impegno per il lavoro settimanale nella comunità.
L'arrivo di ebrei etiopi in Israele
Dal 1977 il Keren Hayesod e l'Agenzia Ebraica si sono impegnati a portare gli ebrei etiopi in Israele. Dei 156.000 ebrei etiopi oggi residenti in Israele il 40% è nato nel paese da genitori etiopi. La maggior parte dei nuovi immigrati dall'Etiopia non conosce né l'ebraico, né la cultura e neppure la società israeliana rendendo pertanto l’integrazione tra le più difficili di qualsiasi altro gruppo. Generalmente arrivano in Israele con poca istruzione, poche possibilità di impiego e poca o nessuna familiarità con le regole della società israeliana. Questa situazione fa sì che il 75% viva sotto la soglia della povertà. La disoccupazione nella comunità etiope si aggira intorno al 20%. Per cercare di porvi rimedio è stato creato il progetto Nazionale Etiope (ENP) che si impegna ad aiutare gli olim etiopi in cinque aree specifiche: l’educazione, la preparazione al servizio militare, la formazione professionale, lo sviluppo della leadership e l'istruzione. I centri di assorbimento ospitano attualmente 4.200 nuovi immigrati da tutto il mondo, di questi 2.620 arrivano dall'Etiopia. Gli olim restano mediamente in uno dei centri di assorbimento per un periodo di sei mesi, mentre gli olim provenienti dall'Etiopia vi restano fino ai due anni. Il processo di assorbimento inizia subito. Nel primo mese in Israele gli immigrati fanno i controlli sanitari e si iscrivono al sistema sanitario, i loro figli vengono iscritti a scuola e vengono aiutati ad aprire il conto in banca. Gli olim etiopi inoltre partecipano a corsi intensivi di ebraico, a importanti seminari sui diritti e i doveri legali, sulla preparazione del cibo, sull'igiene, su come preparare i figli per la scuola e sulla gestione finanziaria. Il progetto Heartbeats, battiti del cuore, è un programma di prevenzione per famiglie con bambini sotto i tre anni che presentano uno o più fattori di rischio, ad esempio un solo genitore single, genitori disoccupati o che hanno da poco fatto l’aliyah. Heartbeats aiuta i genitori delle periferie geografiche e sociali ad avere piena fiducia in se stessi fornendo loro gli strumenti necessari per migliorarsi come genitori, affinché i neonati possano crescere sani e con un buon rapporto parentale, e per integrarsi al meglio nella società israeliana. Molti giovani genitori delle periferie israeliane non possono contare su una rete di aiuti e di supporto forniti dai loro parenti e dalla comunità, attingendo alle tradizioni, fondamentali per il futuro del bambino e per la sua salute fisica e mentale. Obbiettivo di Heartbeats è azzerare la diseguaglianza sociale e offrire le stesse opportunità di crescita ai neonati delle comunità svantaggiate sparse in tutto il paese.
Per molti bambini e giovani a rischio a Gerusalemme, l’educazione musicale è un sogno irrealizzabile. E lo è in particolare per quei giovani che crescono in famiglie svantaggiate, a cui mancano le risorse per accedere ad attività extra-scolastiche di alto livello. Situato nel quartiere della Colonia Tedesca a Gerusalemme, l’Hassadna Jerusalem Music Conservatory fa da seconda casa a 650 bambini tra i 3 e i 18 anni provenienti da Gerusalemme e dintorni. Il Conservatorio permette ad ogni bambino di accedere ad un’educazione musicale di alto livello. Ogni anno sempre più bambini iscritti al programma partecipano all’esame di immatricolazione in musica e si esibiscono sui palchi delle migliori sale concerti di Israele e del mondo. E non meno importante, i giovani hanno la fortuna di poter contare su un’esperienza sociale magnifica all’Hassadna, che per molti di loro è una seconda casa.
Mentre un crescente antisemitismo assume nuove forme, come il terrorismo e la delegittimazione, il significato e la centralità dello Stato di Israele per il popolo ebraico risultano sempre più evidenti. Ma l’importanza di Israele non si limita alla questione della sicurezza: lo Stato ebraico è il bene più prezioso del nostro popolo anche dal punto di vista culturale; ecco perché l’Agenzia Ebraica continua a investire energie e risorse per permettere ad un paese dinamico di esistere e guidare il popolo ebraico nel XXI secolo. L’Agenzia Ebraica, sognata dai nostri nonni, coltivata dai nostri padri è oggi attiva più che mai, con l’impegno nostro e delle giovani generazioni, insieme, con Israele, per la vita.
Claudia De Benedetti
Presidente Agenzia Ebraica per Israele – Sochnut Italia