Ricevo da Michelle Mazel, corrispondente da Israele di Informazionecorretta, la notizia di un uomo che è stato punito con 1anno di galera per aver gettato un cane dalla finestra della sua vicina. Il sito web Israele adesso
https://www.facebook.com/IsraeleAdesso/ riporta la stessa notizia in modo più esteso. Come potete leggere l'uomo era ubriaco e, per il suo crimine è stato condannato a due anni di prigione. Giustissima condanna, a mio parere, anche troppo lieve. Quattro anni fa, nel 2017, un uomo penetra nell'appartamento di Sarah Halimi attraverso il balcone, la bastona, la accoltella e alla fine la getta dalla finestra urlando Allahu Akhbar. Era drogato, questa la sua giustificazione. La Corte di Cassazione lo ha ritenuto innocente perché non nel pieno delle proprie facoltà mentali e lo ha assolto. Un essere umano ebreo vale meno di un cane e il suo assassino è libero pronto ad ammazzare ancora. Una sentenza che sa di nazismo, infatti ad Auschwitz la parola Mensch (uomo) era bandita e sostituita dalla parola Hund (cane). L'assassino ubriaco del cane è stato giustamente condannato, l'assassino drogato di un'ebrea è libero. Quali sono le conclusioni che dovremmo trarre da questi due episodi? "Marsiglia, 31 dicembre 2020. Un uomo penetra nell’abitazione della sua vicina di casa e uccide il suo cane lanciandolo dalla finestra. L’animale muore sul colpo, l’uomo che era in stato di ebbrezza e che dichiarerà alla polizia che non ricordava nulla, è stato condannato a due anni di reclusione." Qui di seguito i link degli articoli sul caso Halimi: