Olimpiadi, l'idea Berlino-Tel Aviv per il 2036 Commento di Roberto Giardina
Testata: Italia Oggi Data: 08 aprile 2021 Pagina: 13 Autore: Roberto Giardina Titolo: «Olimpiade, Berlino con Tel Aviv»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 08/04/2021, a pag.13 con il titolo "Olimpiade, Berlino con Tel Aviv" il commento di Roberto Giardina.
Roberto Giardina
Lo stadio di Berlino durante le Olimpiadi del 1936
Nel centenario delle Olimpiadi di Hitler, quelle del 1936, perché non organizzare i Giochi insieme, Berlino con Tel Aviv? Lo propongono Richard Meng, presidente del Società olimpica della capitale, e Frank Kowalski, che fu l'amministratore e organizzatore dei campionati di atletica leggera che si svolsero a Berlino tre anni fa. E il Comitato olimpico di Israele sarebbe già d'accordo. L'Olimpiade del '36 fu manipolata per motivi politici, ricorda il socialdemocratico Andreas Geisel, senatore agli interni e responsabile per lo sport, «i Giochi dovevano esaltare il nazismo». Il mondo si lasciò ingannare, e sedurre. Fu un trionfo per Adolf Hitler, si preferì non vedere le discriminazioni contro gli atleti ebrei. Diversi paesi per non guastare i rapporti con il Führer, preferirono collaborare, non includendo ebrei nelle loro squadre. Si elogiò la perfetta organizzazione, i nuovi impianti sportivi. In tre anni, Hitler era riuscito a far uscire la Germania dalla crisi economica. Altri tre anni e Hitler avrebbe invaso la Polonia dando inizio al conflitto mondiale. Una proposta ideale difficile da realizzare, tra Berlino nel cuore d'Europa e Tel Aviv in Medio Oriente sul Mediterraneo? Niente affatto, se si collabora subito, quindici anni sono un tempo breve. In Israele si potrebbero svolgere le regate, e le gare di nuoto. Tel Aviv, 436 mila abitanti, è una città giovane, fondata nel 1909, abitata da giovani. Potrebbe ospitare anche le gare degli ultimi sport ammessi ai Giochi, dal ping-pong allo sci acquatico, allo skateboard. Magari non in contemporanea con le competizioni in corso a Berlino, metropoli da 3 milioni e mezzo da abitanti. Sarebbe un forte messaggio al mondo, continua Geisel, di pace e di fraternità nello spirito olimpico di De Coubertin. E un modo di riconoscere una colpa. I Giochi di Berlino furono esaltati da Leni Riefenstahl con il suo film Olympia, ma vengono ricordati per le vittorie di Jesse Owens, l'atleta di colore che rovinò una giornata a Hitler vincendo una medaglia d'oro sotto i suoi occhi.
Tel Aviv
Un tragico paradosso è che le Olimpiadi furono assegnate a Berlino negli anni 20, durante la Repubblica di Weimar, grazie all'impegno di influenti personalità ebraiche. Ci riuscirono perché la Germania avrebbe dovuto ospitare i giochi nel 1916, ma l'Olimpiade non si disputò a causa della guerra. Gli ebrei vedevano nei Giochi uno strumento di pacificazione e di normalizzazione dei rapporti internazionali. Hitler era contrario, lo spirito olimpico contrastava con l'ideologia nazista, di una razza superiore e dominante. I Giochi furono assegnati a Berlino nel 1931, due anni dopo Hitler conquistò il potere e cambiò idea. Nel 1987, nella Berlino divisa dal Muro, fu celebrato il 750° anniversario della fondazione. Una data fittizia, inventata da Goebbels, nel 1937, per ricordare i 700 anni della capitale del III Reich, e ripetere il trionfo mondiale dell'Olimpiade con la svastica. Le due parti della metropoli fecero a gara. E vinse l'est. Perché per una dittatura è sempre più facile lavorare in fretta senza badare alle leggi e ai reali interessi dei cittadini. II regime compì uno sforzo immenso, tutte le scarse risorse del paese furono impiegate per battere la parte capitalista. Io scrissi un lungo reportage, e commentai che Berlino Est è più bella di quella occidentale, e fui accusato di essere un comunista. Ma dicevo una cosa evidente, parlavo dei monumenti, quel che era rimasto dopo la guerra, come osservare che la Roma del Colosseo e dei Fori Imperiali è più bella dei quartieri moderni, di Prati e dei Parioli. Nell'entusiasmo, fu lanciata l'idea di organizzare le Olimpiadi del Duemila a Berlino, anche se si prevedeva che sarebbe stata ancora divisa dal Muro. I Giochi nonostante la divisione. E forse sarebbe stato possibile per i tedeschi dell'Est e dell'Ovest tornare a gareggiare insieme, come era avvenuto per l'ultima volta nel 1960 a Roma. Gli ultimi Giochi a dimensione umana. Ma il muro sarebbe crollato appena due anni dopo, nessuno l'aveva previsto.
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