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Informazione Corretta Rassegna Stampa
06.04.2021 Obiden
Deborah Fait risponde a un lettore

Testata: Informazione Corretta
Data: 06 aprile 2021
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Obiden»


Donald Trump, Joe Biden

Buongiorno,
mi piacerebbe porre alcune domande in merito all'attacco di Europa e usa nei confronti di Cina e Russia. ho come l'impressione che dall'elezione di Biden (si legge Obama) gli usa pressano Cina e Russia arruolando le provincie europee. mi chiedo se è possibile tracciare la progressione delle sanzioni/minacce e dei motivi della pressione "atlantica" su Cina e Russia? vorrei domandare se i paesi totalitari o autoritari nel mirino di "Obiden" rientrano anche Turchia, Egitto, Siria, Iran e Arabia saudita? ho l'impressione che determinare che il nemico Russia Cina abbia fatto perdere di vista la questione Venezuela e America latina in genere secondo me i latinos presenti negli usa potrebbero risentirne se "Obiden" intervenisse con l'influenza americana nella politica dei paesi di origine dei supporter hispanici democratici. altra grande assente nella politica di "Obiden" è l'africa, probabilmente non gli va di fare il duro con i negri africani (parenti e genitori dei blm) altrimenti risulterebbe cattivo, meglio prendersela con bianchi sbiaditi magari cristiani che occupano immense terre senza immigrati africani? come mai l'islam per gli americani non è più un problema nel mondo e non intervengono per attuare democrazie e non hanno nessuna critica per la sharia'a mentre invece deplorano Russia e Cina? come mai dopo le persecuzioni dei cristiani in Cina, dell'occupazione del Tibet, della repressione di Hong kong ci si occupa così premurosamente dei musulmani in oriente (uiguri e roinga)?

Mirko

Gentile Mirko,  
La politica estera di Joe Biden è un triste ritorno al passato esattamente in linea con l'amministrazione Obama (che risulta difficile definire ex visto che il suo spirito aleggia sempre nei corridoi della Casa Bianca). Riguardo ai rapporti con Israele e i paesi arabi Biden ricalca esattamente le posizioni del suo predecessore democratico. Nel 2003 appoggiò l'invasione dell'Iraq per cambiare poi idea ed essere in accordo con Obama nel ritirare i soldati causando così la crescita e la diffusione del Daesh (ISIS) nel paese e nel mondo. L'atteggiamento del presidente verso le dittature arabe è molto tollerante. L'Africa non gli interessa più di tanto. Auguriamoci che non si verifichi un altro caso "Libia". Israele e Territori Palestinesi stessa politica, accattivarsi le simpatie degli arabi bloccando l'espansione di insediamenti in Giudea e Samaria e ripristinando gli aiuti in soldoni sonanti a Hamas, Abu Mazen e URNWA, cui Trump aveva messo il veto. Si nota un palese riallineamento alla politica estera statunitense stile Barak Obama, bianchi innocui, russi e asiatici da criticare severamente sui diritti umani e un occhio di simpatia a tutto ciò che è nero e islamico, dittatoriale, sharia compresa, impiccagioni comprese, terrorismo compreso. E non voglio pensare alla futura e forse prossima presidenza di Kamala Harris.    
Un cordiale shalom

takinut3@gmail.com

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