Francia: non si placa la violenza islamista Commento di Mauro Zanon
Testata: Libero Data: 03 aprile 2021 Pagina: 11 Autore: Mauro Zanon Titolo: «È stato un algerino ad accoltellare il regista pro-migranti»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 03/04/2021 a pag.11, con il titolo 'È stato un algerino ad accoltellare il regista pro-migranti', il commento di Mauro Zanon.
Mauro Zanon
Alain Françon
Dopo due settimane di indagini, la PI di Montpellier, la sezione locale della polizia giudiziaria, è riuscita a individuare con tutta probabilità l'autore dell'accoltellamento del celebre regista teatrale Alain Françon, avvenuto lo scorso 17 marzo nel quartiere dell'Ecusson. Si tratta di un algerino di trent'anni, già noto ai servizi di polizia per essersi macchiato di numerosi episodi di delinquenza e di violenza. Gli inquirenti lo hanno interrogato presso il suo domicilio, prima di portarlo in commissariato. Attualmente si trova in stato di fermo. «E un vero e proprio sollievo sapere che una persona è stata arrestata. II mio cliente ha subito un trauma psichico e psicologico molto grave in seguito all'aggressione di un perfetto sconosciuto che voleva fargli del male», ha dichiarato l'avvocato di Alain Françon, Luc Abratldewicz. Dal canto suo, il procuratore della Repubblica di Montpellier, Fabrice Bélargent, non ha voluto reagire alla notizia dell'arresto. Insignito tre volte del Molière du metteur en scène, il più importante premio francese nel campo teatrale, Françon si trovava da metà febbraio a Montpellier per tenere dei corsi all'École nationale supérieure d'art dramatique. Era appena uscito dall'albergo in cui alloggiava, quando è stato ferito con un coltello a livello della carotide e a un orecchio. Con la sciarpa imbevuta di sangue, Françon ha camminato traballante per quasi trecento metri dopo l'attacco, prima di crollare a terra all'altezza di rue de l'Ancien Counier, e ricevere le prime cure da parte di una commerciante. La rapidità dei soccorsi ha permesso di salvargli in extremis la vita, ma poteva essere l'ennesima vittima francese sgozzata in mezzo alla strada. Inizialmente gli inquirenti avevano ricercato un movente nella vita personale del regista 76enne, ma col passare dei giorni la pista dell'atto di violenza gratuita, senza ragioni particolari, è andata confermandosi. Come riportato dal quotidiano locale "Midi Libre", le indagini che hanno portato allo stato di fermo dell'algerino plurirecidivo sono state molto complesse. La polizia giudiziaria di Montpellier ha esaminato sia le immagini registrate dalle telecamere di video-sorveglianza della città sia quelle catturate dalle telecamere dei commerci del settore. A forza di sovrapposizioni, verifiche incrociate e di un'inchiesta nel vicinato assai profonda, hanno focalizzato i loro sospetti sul trentenne algerino, rintracciato in prossimità del luogo dell'attacco. Françon, schierato politicamente alla sinistra della sinistra, figurava nel settembre del 2018 tra le 150 personalità che invocavano su Libération «l'apertura totale delle frontiere», per accogliere i migranti in Francia e combattere contro «l'avanzata dell'estrema destra in tutta l'Europa» e «l'ossessione dell'identità».
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