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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Abu Mazen insulta il Segretario di Stato americano e riceve una valanga di dollari 02/04/2021
Abu Mazen insulta il Segretario di Stato americano e riceve una valanga di dollari
Analisi di Michelle Mazel

(Traduzione di Yehudit Weisz)


A destra: Abu Mazen

Durante la campagna elettorale, il candidato Joe Biden e i suoi stretti consiglieri avevano dichiarato di voler capovolgere la politica dell'amministrazione Trump e di rinnovare i contatti con l'Autorità Palestinese. Tra le misure previste, la riapertura della rappresentanza dell'OLP a Washington e la ripresa del sostegno finanziario elargito al tempo del Presidente Obama e annullata dal suo successore. Neanche quindici giorni dopo l’insediamento del Presidente Biden, il nuovo Segretario di Stato Anthony Blinken ha preso il telefono e ha chiesto di parlare con il capo dell'Autorità palestinese, che si è fatto negare. In nessun caso avrebbe parlato con un subalterno; lui, il Presidente Mazen, avrebbe risposto solo ad una chiamata del Presidente degli Stati Uniti in persona. Sta ancora aspettandola; nel frattempo gli americani stanno compiendo notevoli sforzi per trovare un alto leader palestinese che acconsentirebbe a parlare con Anthony Blinken. Va precisato che i leader di Ramallah non sono contenti. Washington ha reso noto che non è il caso di revocare la decisione presa da Trump, non solo di spostare l'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme, ma anche di riconoscere la sovranità israeliana sulla città. Ai palestinesi non piace neppure il modo in cui vengono trattati nel rapporto annuale sui diritti umani Paese per Paese, appena pubblicato dal Dipartimento di Stato. Vengono citate a profusione le torture inflitte agli uomini d'affari palestinesi che avevano avuto l'ardire di partecipare alla conferenza internazionale tenutasi in Bahrain nel 2019, nel quadro dell’assetto economico dell’ “Accordo del secolo” - il piano di pace di Donald Trump. Ma sono riportati anche gli attacchi terroristici contro i civili israeliani e le accuse infondate di alcuni leader palestinesi che ritengono gli israeliani responsabili della diffusione del Covid19.

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Il rapporto sottolinea inoltre il discorso antisemita di alcune autorità religiose musulmane che si spingono fino a propagandare la negazione della Shoah e ad invocare l’annientamento di Israele. Quanto al Ministero dell'Istruzione, è accusato di aver dato a una cinquantina di istituti scolastici il nome di terroristi in carcere o qualificati come martiri; altre tre scuole portano con orgoglio i nomi di collaboratori dei nazisti. Ma state tranquilli, non sono questi abusi dei diritti umani che indurranno a riflettere i Democratici americani al potere, seppure siano molto sensibili a quel che sta accadendo, ad esempio, in Arabia Saudita. Il team di Biden ha quindi annunciato, come previsto, che stava fornendo 15 milioni di dollari alle comunità palestinesi "vulnerabili" in Cisgiordania e a Gaza per aiutarle a combattere i danni devastanti della pandemia da Covid-19.  Il giorno successivo, il Presidente americano ha informato il Congresso che intendeva versare ai palestinesi 75 milioni di dollari , per aiutare la loro economia a riprendersi, ma anche per "ripristinare la loro fiducia" nelle sue intenzioni e dimostrare la sua buona volontà.  La ripresa dei contributi all'UNRWA è solo questione di giorni.   

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Michelle Mazel scrittrice israeliana nata in Francia. Ha vissuto otto anni al Cairo quando il marito era Ambasciatore d’Israele in Egitto. Profonda conoscitrice del Medio Oriente, ha scritto “La Prostituée de Jericho”, “Le Kabyle de Jérusalem” non ancora tradotti in italiano. E' in uscita il nuovo volume della trilogia/spionaggio: “Le Cheikh de Hébron".


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