Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 31/03/2021, a pag.1 con il titolo "Caro Gratteri, ti sfido in tribunale" il commento di Giuliano Ferrara; a pag. 2, con il titolo "Gratteri ha letto", il commento di Luca Roberto.
Ecco gli articoli:
Giuliano Ferrara: "Caro Gratteri, ti sfido in tribunale"
Giuliano Ferrara
Nicola Gratteri
Ieri in una pagina del Foglio dedicata al "caso Gratteri" Luciano Capone ha dimostrato, con le virgolette e la citazione dei luoghi del pensiero e dell'azione molesti, alcune cose importanti che, a leggerle, dovrebbero vergognarsi giornalisti, politici e molte autorità civili. Capone ha dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che un delirio di incommensurabile gravità ha unito tra loro l'incensato sceriffo delle Calabrie Nicola Gratteri, un politico di destra complottista degno di QAnon, Pasquale Bacco, e un magistrato ex sottosegretario del governo Prodi oggi in servizio in Sicilia, Angelo Giorgianni. Non si tratta di opinioni, ordinarie opinioni in dissenso; si tratta di merce straordinariamente guasta, di insinuazioni e accuse fatiscenti, maleodoranti, morbose e in quanto tali prive della seppur minima continenza alla quale sono obbligate figure pubbliche e operatori della giustizia in carica: uno scandalo senza precedenti, una chiassata di putrido negazionismo del reale che farebbe sganasciare dalle risate se non fosse timbrata da persone teoricamente al di sopra di ogni sospetto. Invece il timbro c'è, ben visibile. L'oggetto timbrato è un libro di scandalosa impudicizia e di sovrana insulsaggine. Che dice quel che segue, e che le fisime certificate dei suoi autori convalidano, con la presunta autorevolezza dello sceriffo prefatore. Dice che i vaccini sono acqua di fogna, che è in corso da oltre un anno una deliberata cospirazione giudaico-plutocratica per asservire il mondo e il codice genetico dell'umanità, che le pratiche imposte da autorità e governi sono degne di Norimberga, un processo contro chi ha avallato l'esistenza di una patologia inesistente, non superiore a una normale influenza, per scopi politici o di potere inconfessabili, fino a inventarsi i morti di Bergamo mettendoli in scena. E moltissime altre cose su questa scia insopportabilmente merdosa di ignobile Grand Guignol, però da b-movie. E non è un anonimo complottista a scrivere e avallare, non un qualche filosofo o semiologo in posa da coglione pensoso, sono un politico di destra (vabbè, ci siamo abituati) e un ex sottosegretario magistrato e un magistrato che vanta leggendarie imprese giurisdizionali e ora pretende la procura generale di Milano per concorso. A chi scrive capitò, in relazione alla famigerata indagine su "Mafia Capitale", di definire un magistrato inquirente, Luca Tescaroli, "tecnicamente matto". Fui querelato e assolto. Il tono e gli argomenti di questo articolo, in solidarietà con il lavoro perfetto di Luciano Capone, sono da me scelti per ottenere nuove querele e decidere in tribunale chi ha ragione. Ebbi soddisfazione una volta, compresa la fine meschina dell'indagine che commentavo, vorrei vedere semi riesca di avere ragione una seconda volta. Perché qui è ancora peggio. Il grado di delegittimazione morale dello stato che si dovrebbe servire è senza paragoni, ed è peggiore infamia di una indagine chiaramente politicizzata e mediatizzata senza basi reali. Spero che chi ha scritto e firmato quella poltiglia di menzogne scudata come libera opinione e chi l'ha avallata, tirando il sasso e nascondendo la mano per intimidire un giornalista, libero lui si di leggere e stigmatizzare tanta protervia, si faccia avanti. Sono costretto a questa rodomontata per una ragione semplice. I giornalisti italiani, gli intellettuali, gli osservatori istituzionali e le autorità di disciplinamento e rigore della magistratura hanno fatto finta di niente, il che è uno scandalo nello scandalo. Hanno lasciato solo chi ha segnalato il fatto madornale di servitori dello stato che attentano senza basi e senza prove, con il conforto di un inquinante e pervasivo spirito antisemita, alla sua dignità. Hanno avallato con parole sghembe e un meschino silenzio l'idea che si trattasse di una paginetta inoffensiva e neutra di prefazione, distratta, a un libro che esprime idee magari un po' originali ma legittime in bocca a un altro magistrato ed ex sottosegretario. Non voglio che il mio paese sia teatro di delirio, e non voglio, credo in piena legittimità, che i deliranti giudichino e mandino in indagini e verdetti dei tribunali italiani. Voglio che siano cacciati via e sputtanati.
Luca Roberto: 'Gratteri ha letto'
Roma. "Me lo state facendo a pezzi Gratteri". Ma Gratteri lo ha letto il libro?, gli chiedono David Parenzo e Giuseppe Cruciani. "Certamente", dice Pasquale Bacco. Che poi rincara la dose di sciocchezze già espresse nel recente passato. "I vaccini sono acqua di fogna? Ancora peggio. L'acqua di fogna endovena me la farei iniettare, il vaccino no. E andasse a fanculo l'Ordine dei medici e tutte quelle schifezze... Perché vogliono fare questi vaccini? Credo che ci sia un riordino dello stato sociale". Lunedì sera il medico negazionista del Covid Pasquale Bacco è intervenuto, esordendo in questo modo, alla Zanzara di Cruciani e Parenzo, su Radio24. Di Bacco ci siamo occupati nei giorni scorsi sul Foglio perché, insieme al giudice della Corte d'Appello di Messina Angelo Giorgianni, ha scritto un libro (Strage di Stato-Le verità della Covid-19) in cui si minimizzano gli effetti del virus e si sposano una serie di teorie complottiste secondo cui la pandemia sarebbe stata orchestrata dalle élite internazionali per assoggettare le nazioni "a una volontà unica". La prefazione del libro è stata firmata dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che lo ha lodato come "arma efficace di conoscenza: un libro-inchiesta che ricostruisce la successione degli eventi, la fonte dei provvedimenti, le correlazioni talvolta insospettabili tra fatti e antefatti, sollevando angosciosi interrogativi - degni di approfondimento nelle sedi competenti - sulla gestione dell'emergenza pandemica". Secondo Bacco "non ci dicono che è la prima volta nella storia dell'uomo che il vaccino va ad agire nel nucleo delle cellule. Questo vaccino è una cambiale sul futuro, non si torna indietro. Che i vaccini uccidono è un dato di fatto. Pfizer sta uccidendo più di AstraZeneca". Eppure in Inghilterra non ci sono più decessi per Covid, fanno notare i conduttori della trasmissione. "Ma perché i morti che ci stanno in Italia secondo voi ve li dicono? Ma voi ancora credete ai miei colleghi? I medici sono diventati dei servi, dei lava cessi". Basterebbero uscite di questa lena per farsi un'idea precisa del personaggio, ma Bacco si è spinto molto oltre. "Chi comanda nel mondo? Gli ebrei ortodossi, sta tutto in mano a loro. Io sarò cacciato (dall'Ordine dei medici, ndr) però continuerò a dire che gli ebrei comandano il mondo e che i medici fanno schifo. Ancora oggi questi medici di merda potrebbero cambiare tutto e invece sono loro che mi minacciano. Dovreste sperare che i medici fossero tutti come me. Perché se io ti faccio un'iniezione so quello che ti faccio. Non ti mando al creatore". "Le aziende farmaceutiche sono in mano agli ebrei?", chiedono ancora Cruciani e Parenzo. "Sicuramente non tutte, ma una buona parte ce l'hanno loro. Non sono mai stato un antisemita e non lo sarò mai. Ma quando dico che i napoletani rubano, che sono, un razzista? E' la verità che alcuni napoletani fanno schifo". Nelle stesse ore in cui partecipava alla Zanzara (dove viene interpellato da anni proprio in virtù delle bestialità che dice e trattato con il solito stile dissacrante, non certo co- me una figura autorevole), Bacco faceva pervenire al Foglio una diffida da parte dei suoi legali perché avremmo stravolto il suo pensiero e quello del suo co-autore, il giudice Giorgianni. Come se quelle stesse tesi sulla dannosità del vaccino e su un nuovo ordine mondiale guidato dagli ebrei e su un colpo di stato globale attraverso la "falsa pandemia" gliele avessimo messe noi in bocca o nel libro.
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