Russia: l'oppositore Navalny rischia l'amputazione di una gamba Mentre Putin continua a schiacciare il dissenso
Testata: Il Foglio Data: 30 marzo 2021 Pagina: 3 Autore: la redazione del Foglio Titolo: «Navalny non sente più una gamba»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 30/03/2021, a pag. 3 l'editoriale "Navalny non sente più una gamba".
Aleksej Navalnyj
Vladimir Putin davanti a un ritratto di Stalin
Alexei Navalny è detenuto nella colonia penale numero 2 di Pokrov e le sue condizioni di salute sono molto preoccupanti. L'oppositore è stato condannato a due anni e mezzo di carcere dopo il suo rientro dalla Germania, dove era stato ricoverato e curato per l'avvelenamento causato da un agente nervino, il Novichok. L'arresto è stato immediato, non appena arrivato all'aeroporto di Mosca gli agenti lo hanno fermato alla dogana e da quel momento è iniziato il suo viaggio verso la colonia penale e verso il silenzio. Con Navalny in carcere e molti suoi collaboratori agli arresti domiciliari, il Cremlino ha creato le condizioni ideali per lasciarsi alle spalle i giorni di scontento e manifestazioni di inizio anno che stavano rendendo Mosca simile a Minsk, e il potere tremolante di Vladimir Putin simile a quello delegittimato di Aljaksandr Lukashenka. Gli avvocati di Navalny lo scorso fine settimana sono andati a incontrarlo e hanno detto di essere molto preoccupati per le sue condizioni di salute, ha un forte dolore alla schiena e ha perso sensibilità a una gamba. L'oppositore ha raccontato di aver chiesto degli antidolorifici e ha anche detto che viene regolarmente privato del sonno. Nel fine settimana un gruppo di dottori ha pubblicato una lettera per ricordare che Navalny è sopravvissuto a un avvelenamento e le sue condizioni non vanno sottovalutate. La perdita della sensibilità della gamba potrebbe anche essere una conseguenza dell'agente nervino e l'oppositore potrebbe rischiare l'amputazione. L'intenzione del Cremlino era quella di allontanare il volto più celebre dell'opposizione dall'attenzione dei russi. I collaboratori di Navalny finora non sono stati in grado di capitalizzare le grandi proteste, e la strategia del Cremlino sta prevalendo: le notizie sulle sue condizioni di salute non riescono a mobilitare. Se Navalny non verrà curato, se le preoccupazioni dei medici dovessero concretizzarsi, sarebbe un'altra dimostrazione efferata di un sistema che pur di rimanere in piedi è disposto a tutto.
Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante