Nicola Gratteri
Carissima Signora Fait, Dopo aver letto l'articolo su Gratteri, mi viene spontanea una insinuazione: non è per caso che il soggetto in questione si sia servito di quel falso che circolava nella Russia zarista già prima della prima guerra mondiale e che va sotto il nome di "Protocollo dei sette savi di Sion" o qualcosa del genere, che già da allora calunniava gli ebrei di colpe inesistenti? Grazie per la sua cortese risposta. Shalom
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario,
Le supposizioni sono due: Gratteri ha scritto la prefazione senza aver letto il libro oppure è d'accordo con gli autori. Quello che indigna è che queste cose vanno a finire sotto il tappeto come è accaduto col senatore Lannutti e le sue allusioni molto chiare sugli ebrei padroni del mondo citando appunto "I Protocolli dei Savi di Sion". Chi se lo ricorda più quello scandalo e che fine ha fatto Lannutti? Tutto è finito del dimenticatoio e mai nessuno paga per le porcherie antisemite di cui è responsabile. Finora non mi risulta che qualcuno abbia condannato pubblicamente Nicola Gratteri anche se l'antisemitismo dovrebbe offendere tutti, in una società civile, non solo gli ebrei. La sensazione è che queste cadute intollerabili non interessino a nessuno permettendo così ai responsabili di passarla liscia.
Un cordiale shalom