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TG 1 Rassegna Stampa
09.10.2002 L'attentato di Roma vent'anni dopo: come ricordare la tragedia
Lettera aperta di Federico Steinhaus al direttore del TG1

Testata: TG 1
Data: 09 ottobre 2002
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Anniversario dell'attentato alla sinagoga di Roma»
Riportiamo la lettera aperta che Federico Steinhaus ha inviato al direttore del Tg1, Mimmun, in seguito al servizio sul attentato alla sinagoga di Roma del 9 ottobre 1982:
Egregio direttore,
nel corso del TG1 delle ore 8 di questa mattina, 9 ottobre, avete trasmesso
un servizio sull' anniversario - il ventesimo - dell' attentato alla
sinagoga di Roma, nel quale fu ucciso un bambino di 2 anni, e molti furono i
feriti.
Avete ricordato che quel giorno si era celebrata una festa dedicata ai
bambini, il che rendeva l' attentato ancor più ignobile.
Ma avete dimenticato di ricodare un contesto essenziale per capire quanto
successe quel giorno, ed avete falsificato i fatti per quanto concerne gli
autori dell' attentato.
1) L' attentato fu il culmine di un periodo di gravissime campagne di odio
antisemita (ripeto: non anti-israeliano, non anti-Sharon, o comunque non
solo. Antisemita) che fu per gli ebrei italiani angosciante ed in non poche
occasioni gravemente traumatico. Quella campagna di odio aveva fatto seguito
alla strage di Sabra e Chatila, che oggi nuovamente fa capolino da tanti
commenti. Esistono volumi di prove e di testimonianze sulla natura
antisemita delle manifestazioni, una delle quali vide al centro anche la
Comunità Ebraica di Merano,che presiedevo allora e presiedo ancora oggi (e
ripeto: la Comunità Ebraica, non l' Associazione Italia-Israele od il
movimento sionista).
Non per nulla, sono certo che anche Lei lo ricorda, l' unico politico dal
quale gli ebrei romani in quella occasione accettarono la manifestazione di
cordoglio e simpatia fu Spadolini.
Voglio anche ricordare che quel giorno Sorgente di Vita (Rai2) realizzò una
serie di interviste fra i romani. Diverse persone reagirono alla notizia
dell' attentato dicendo arrabbiate: se ne tornino nella loro terra, questi
ebrei, che ci fanno qui? E nel quartiere Parioli un gruppetto di giovani del
Fronte della Gioventù, messo dinanzi alla contestazione che era stato ucciso
un bambino di due anni, rispose: anche i bambini crescono.
2) La falsificazione è insita nella dichiarazione dell' autrice del
servizio, ripetuta ben due volte: quei terroristi non sono mai stati
identificati, e non si sa chi fossero. Lei sa, come lo sanno tutti, che quel
commando di assassini agì per conto dell' OLP, che rivendicò con orgoglio l'
attentato.Che senso ha oggi negarlo, o nasconderlo? A cosa serve? Le
risposte le deve dare Lei, oltre a doverne fornire i motivi la
responsabile.Non a me, a tutti gli utenti del servizio pubblico di cui anche
Lei è responsabile ( e per servizio pubblico intendo unicamente quello dell'
informazione, che deve essere libera e veritiera).

Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione del TG1. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

tg1.segreteria@rai.it

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