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La Stampa Rassegna Stampa
20.03.2021 Israele/elezioni 2: il Paese torna a vivere dopo la pandemia
Commento di Fabiana Magrì

Testata: La Stampa
Data: 20 marzo 2021
Pagina: 15
Autore: Fabiana Magrì
Titolo: «Tel Aviv ricomincia a vivere. Abbracci e feste in spiaggia»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 20/03/2021, a pag.15, con il titolo "Tel Aviv ricomincia a vivere. Abbracci e feste in spiaggia" il commento di Fabiana Magrì.

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Fabiana Magrì

What to Do in Tel Aviv: The Black Book | Condé Nast Traveler
Tel Aviv

Sono tornati i bagnini a Tel Aviv. L'inaugurazione della stagione balneare non era affatto scontata fino a pochi mesi fa. Dagli altoparlanti delle torrette di avvistamento, la staffetta di avvisi di servizio ha ricominciato ad attraversare i tredici chilometri di spiagge, tra il confine con il polo high tech di Herzliya a nord e la collina verde, ultima propaggine del promontorio di Giaffa, a sud. Anche senza i turisti dall'estero - almeno per il momento - il Comune si aspetta una folla di 8,5 milioni di visitatori da oggi al 5 ottobre, quando sdraio e ombrelloni torneranno nei magazzini. Secondo le stime, 25 mila persone calpesteranno ogni giorno la sabbia finissima, con picchi di 150 mila teli da spiaggia srotolati sotto il sole nel fine settimana e nei giorni festivi. A partire dall'Electron Day, martedì. E da Pesach (la Pasqua ebraica), che quest'anno si celebra dal 27 marzo al 3 aprile. E mentre gli stabilimenti e i ristoranti della Tayelet - la passeggiata del lungomare - si danno una rinfrescata per scuotersi di dosso l'aria di crisi accumulata in un anno di pandemia, a Kikar Rabin, la piazza del municipio, si smontano le tende del centro di vaccinazione gestito dal comune e dall'ospedale Ichilov. In due mesi e mezzo di attività, nelle strutture da campo allestite tra le due fontane, sono state distribuite dosi di Pfizer-BioNTech a quasi 100 mila cittadini.

These Tel Aviv hotels are right on the Mediterranean ocean

Al posto delle cabine delle Casse Mutue, si alzeranno le transenne di un grande cantiere, quello per l'avvio dei lavori di costruzione della metropolitana leggera. Segnali inequivocabili di ritorno alla vita e alla movida per la micro-metropoli del Medio Oriente. Mentre si ammorbidiscono le restrizioni anti coronavirus per negozi e ristoranti, e si moltiplicano gli appuntamenti culturali e sportivi, tra i provvedimenti più attesi, per il suo valore profondamente simbolico, c'è la sospensione dell'obbligo di indossare la mascherina all'aperto. Decisione che potrebbe già arrivare la settimana prossima. Intanto sono ricomparse le folle - ben più che assembramenti - intorno ai banchi dei mercati, da Shuk Ha Namal nel Vecchio Nord a Shuk Levinsky a sud, passando per il centralissimo ShukHaCarmel. A Florentin, il quartiere hipster per eccellenza, le cassette di plastica colorate fornite dal comune, fanno da tavolini e sedute per i ragazzi, che incrociano i bicchieri di vino alle intersezioni delle strade senza auto, all'interno delle nuove isole pedonali chiuse al traffico durante la pandemia. Ovunque - sulla Tayelet, per i vicoli del quartiere bohémien di Neve Tzedek, nelle piazzette più frequentate, - sono ricomparsi artisti e musicisti, a esibirsi davanti ai passanti. E le terrazze tornano a ospitare feste e barbecue. Dopo aver elaborato iniziative per capitalizzare ogni occasione a favore delle attività commerciali (come gli incentivi in drink e knafeh per i cittadini che presentavano la spalla per il vaccino in bar e pasticcerie, a Tel Aviv e Giaffa), il Comune sta completando l'analisi dei dati economici relativi al 2020. Intanto il sindaco ha già approvato, per il 2021, sconti sulle tasse comunali alle imprese locali per 7,6 milioni di euro. E nel cuore economico di Israele, nella città che da sola rappresenta quasi il 50% del PIL del paese, e che ospita centri di ricerca e sviluppo di nove su dieci tra le società tecnologiche più grandi del mondo, la pandemia ha rallentato ma mai bloccato l'innovazione. Nel corso del 2020, ben quattordici startup con sede a Tel Aviv hanno raggiunto lo status di unicorni, attirando investimenti superiori al milione di dollari ciascuna.

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