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Informazione Corretta Rassegna Stampa
20.03.2021 Sempre valido lo slogan: uccidere gli ebrei non è reato
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 20 marzo 2021
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Sempre valido lo slogan: uccidere gli ebrei non è reato»
Sempre valido lo slogan: uccidere gli ebrei non è reato
Commento di Deborah Fait

A destra: Ahlam Tamimi

E' diventata una stella della televisione giordana, ricercata come assassina, adesso è libera come un fringuello. Si tratta di Ahlam Tamimi, organizzatrice e partecipante al massacro nella pizzeria Sbarro di Gerusalemme nel 2001. Ahlam è un membro della famosa famiglia mafiosa dei Tamimi, un clan potente di attivisti e terroristi guidato da Bassem, padre di Ahed Tamimi, detta la bionda, la ragazzina che ha incominciato la sua carriera a nove anni (piccoli terroristi crescono) tirando calci ai soldati israeliani. Poi ha continuato, ricca e mantenuta dalle NGO filopalestinesi, a viaggiare anche in Europa per fare propaganda contro Israele. Ahlam Tamimi, zia di Ahed la bionda, è libera perché l'interpol ha ritirato il mandato di arresto internazionale a suo carico per l'attentato che condivise con un complice, terrorista suicida, che si fece esplodere. Morirono, colpiti dall'esplosione di candelotti riempiti di chiodi e bulloni, 15 persone, di cui otto ragazzini e una donna che aspettava un bambino, 130 furono i feriti molti dei quali sono rimasti disabili a vita. Un'altra vittima è in coma da allora. Un ragazzo che all'epoca aveva solo 13 anni rimase solo al mondo, privato della sua famiglia perchè morirono nell'attentato i suoi genitori e due fratelli più piccoli. Durante un'intervista in cui le chiedevano se provasse rimorso almeno per i bambini, ha risposto "Mi dispiace che siano morti così pochi, l'ho fatto per Allah".

Israele l'aveva condannata a 16 ergastoli ma dopo pochi anni fu liberata per lo scambio tra ergastolani palestinesi e Gilad Shalit, prigioniero da 5 anni di Hamas e tenuto sempre legato in una specie di buco. Insieme a lei furono liberati 1027 terroristi. 1027 arabi per un soldato israeliano, traiamone le conclusioni. Il marito terrorista di Ahlam, Nizar Tamimi ( sono proprio una bella e serena famigliola) vive in Qatar dopo aver assassinato insieme allo zio, del clan Tamimi pure lui, uno studente israeliano e averne bruciato il corpo. Era il 1993. Suppongo che adesso la nostra assassina sarà libera di raggiungere il marito e… vivranno felici e contenti. Ho sempre pensato che un assassinio non possa mai andare in prescrizione invece pare che per i palestinesi sia in vigore qualche legge segreta e l'International Criminal Police Organization dovrà spiegare per quale motivo ha rimosso l'ordine di arresto di una delle terroriste più pericolose al mondo. L'interpol ha risposto in modo laconico alle interrogazioni "Non è più un soggetto che ci interessi". Indecente! In Giordania Ahlam è diventata una celebrità, partecipa molto spesso a programmi televisivi e aveva, fino al 2016, un suo show personale che si intitolava "Vento di libertà". Appare molto spesso nei programmi della BBC in arabo dove viene presentata con un nauseante rispetto. Adesso è libera di girare il mondo e sono pronta a scommettere che tra non molto ce la ritroveremo a fare conferenze nelle università, accolta con gli onori che spesso l'occidente riserva ai terroristi palestinesi. Le verranno dedicate strade e piazze sia a Gaza che a Ramallah e i libri di testo degli studenti palestinesi la loderanno come eroina e combattente per la libertà contro il nemico sionista.

Una spiegazione al mondo è un obbligo per l'Interpol e siccome tra le vittime di questa donna alcuni erano cittadini con passaporto americano, il governo USA ha tutto il diritto di sapere, oltre a Israele, il motivo per cui si permette a un'assassina di fare la bella vita. Era nella lista dei criminali più pericolosi e ricercati, non ha mai espresso pentimento, anzi è orgogliosa di ciò che ha fatto e all'improvviso è diventata una cittadina libera e ricca. Gatta ci cova. Sarebbe interessante sapere chi è stato a dare l'ordine, chi è stato a prendersi la responsabilità di questa ignobile decisione finale. Un giornale americano contro il terrorismo scrive giustamente " L'interpol sembra aver perso la testa. Deve essere un'organizzazione trasparente e dire a cosa pensava rimuovendo il nome di Ahlam Tamimi dalla lista dei "Most Wanted". Noi aspettiamo risposte, spiegatevi!" https://www.weeklyblitz.net/counterterrorism/interpols-scandalous-decision-about-terrorist-ahlam/

Si, spiegatevi, spiegateci! Vogliamo sapere cosa è successo, chi, in alto, molto in alto, sia intervenuto a perorare la causa di un'assassina che alla notizia di otto bambini morti nel suo attentato, ha detto sorridendo: "troppo pochi".

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


takinut3@gmail.com

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