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La Nazione Rassegna Stampa
17.03.2021 L'ordine di Hitler: arrestate Churchill e Freud
Commento di Roberto Giardina

Testata: La Nazione
Data: 17 marzo 2021
Pagina: 23
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «L'ordine di Hitler: arrestate Churchill e Freud»
Riprendiamo da NAZIONE/RESTO del CARLINO/IL GIORNO di oggi 17/03/2021, a pag.23 con il titolo "L'ordine di Hitler: arrestate Churchill e Freud" il commento di Roberto Giardina.

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Roberto Giardina

The Black Book: The Britons on the Nazi Hitlist: Amazon.co.uk: Oldfield,  Sybil: 9781788165082: Books

Politici, giornalisti, attori, scrittori, tutti i britannici da eliminare dopo la vittoria nel «libro nero» della Gestapo, senza dimenticare i tedeschi fuggiti dalla Germania dopo la vittoria di Hitler. I nazisti programmavano in anticipo, e già dal '37, due anni prima dell'inizio della guerra, erano sicuri di sbarcare in Inghilterra e ripulire l'isola dai nemici del Ill Reich. Sybil Oldfield nel 2014 visitò alla National Portrait Gallery la mostra su Virginia Woolf e fu colpita dalla riproduzione di una pagina del dossier voluto da Reinhard Heydrich con la lista dei nemici da eliminare in Gran Bretagna. Perché anche la scrittrice? si chiese Sybil. Nata nel '38, figlia di un rifugiato tedesco, era una storia che la riguardava. In The Black Book: The Britons on the Nazi List (25 sterline; 477 pagine) sono schedati in ordine alfabetico 2619 personaggi, con indirizzi, e schede che riportano brani delle loro pubblicazioni, dichiarazioni, notizie apparse sui giornali, persino pettegolezzi. Alcuni nomi sono scontati, altri poco noti, dimenticati, sconosciuti. La Gestapo, scrive Oldfield, doveva avere una rete di simpatizzanti e confidenti ramificata in tutto il paese, anche se gli agenti segreti tedeschi non si erano infiltrati in tutti i settori chiave come si temeva durante il conflitto. Heydrich affidò il compito di compilare la lista a Walter Schellenberg, il suo uomo di fiducia, il braccio destro del capo dello spionaggio Canaris, che a Berlino controllava il "Salon Kitty", il bordello di lusso preferito dai diplomatici stranieri (tra i clienti anche Galeazzo Ciano). L'operazione Leone Marino prevedeva lo sbarco per l'estate del '40. Subito dopo ventimila SS, al comando del colonnello Franz Six, avrebbero setacciato il paese: i nemici del Reich sarebbero stati messi agli arresti domiciliari, o deportati in campi di concentramento. Gli ebrei eliminati. I tedeschi persero la battaglia nei cieli d'Inghilterra, e lo sbarco fu rinviato. «Potevamo sbarcare, mi disse in un'intervista nel '74, l'ammiraglio Dönitz, ma senza la protezione aerea saremmo stati inchiodati sulla spiaggia». Franz Six fu mandato sul fronte orientale e al processo di Norimberga fu condannato a vent'anni.

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Winston Chuchill

Nella lista sono elencate anche circa 400 organizzazioni da vietare dopo la vittoria, dai sindacati, alle case editrici che avevano pubblicato libri critici sulla Germania, come la Penguin Books, dal Rotary fino ai boy scout. II loro fondatore Baden-Powell doveva venir deportato in un Lager. La lista era nota, già nel '45, il Guardian rivelò che una copia del Black Book era stata ritrovata nel quartiere generale della Gestapo a Berlino. Ma non è mai stata scoperta, o forse sì e non rivelata per ragioni di opportunità, l'altra lista con i nomi degli inglesi pronti a collaborare con i vincitori. Tra nemici, com'è ovvio, si trova Winston Chuchill, con tutti i suoi ministri e collaboratori, insieme con Anthony Eden, e Harold MacMillan, colpevole per aver definito il Patto di Monaco una «totale resa a Hitler». La Gran Bretagna per la Gestapo è un paese controllato dai plutocrati sionisti, bolscevichi e massoni. Sono elencati tutti i corrispondenti da Berlino che avevano scritto contro Hitler, prima della vittoria, e i rifugiati, per due terzi ebrei. Si accusa Albert Einstein di essere un agente al soldo del servizio segreto britannico, i suoi scritti erano stati bruciati a Berlino nel '33, e sulla sua testa posta una taglia di cinquemila dollari. Ma Einstein era già al sicuro negli Stati Uniti. Troviamo Sigmund Freud, fuggito da Vienna pochi mesi dopo l'Anschluss, nel giugno del '38. Ma il padre della psicoanalisi morì nel settembre del '39 a Londra, tre settimane dopo lo scoppio della guerra. Tra i nemici del Reich, è elencato l'attore e commediografo Noël Coward, «un pervertito omosessuale», collaboratore dei servizi segreti. E il produttore Alexander Korda, di origine ungherese, che avrebbe fondato la sua casa di produzione sempre grazie ai fondi del controspionaggio britannico, insieme con H.G. Wells, il padre della fantascienza. Korda nel '36 ha prodotto il film " Quel che verrà" tratto da un romanzo di Wells. La Gestapo sa leggere. Gli extraterresti che minacciano il mondo, sono loro, i nazisti.

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