Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 23/02/2021, a pag.18, con il titolo "L'uomo del mistero che fa sparire i cimeli nazisti", la cronaca di Leonardo Martinelli.
Leonardo Martinelli
Cimeli nazisti
Lo scorso 3 febbraio, a Rodez, nel Sud della JFrancia, è stata la polizia a fare irruzione nella sede di una casa d'asta: hanno sequestrato 17 oggetti dell'epoca nazista, che dovevano essere battuti di lì a poco, compreso un busto in bronzo di Hitler e un servizio di posate (arrugginite) per il pesce, ognuna con la sua svastica stampigliata sopra. Il 16 febbraio a Lione dovevano essere messi all'asta altri oggetti, tutti militari questa volta, ancora un tripudio di croci uncinate e di aquile naziste. La notizia è iniziata a circolare ed è stato l'organizzatore stesso a decidere di ritirarli. Si è arreso. A chi? A una talpa, si fa chiamare Axel. Dall'inizio di gennaio va a caccia di aste, che propongano ogni sorta di paccottiglia hitleriana in Francia, una «moda» che negli ultimi tempi si afferma sempre più. In realtà la legge non ne proibisce la vendita (consentita dall'articolo R645-1 del codice penale), ma a certe condizioni, tipo non mostrare quegli oggetti prima delle aste, anche online. In questo caso si cade nell'apologia del nazismo. Ecco, Axel cerca di individuare qualche mancanza del genere.
Oppure provoca un tale putiferio, chiamando giornali locali (queste vendite in genere si realizzano in provincia), così da impaurire le case d'asta, che preferiscono ritirare dalla commercializzazione quei lotti imbarazzanti. In un modo o nell'altro, la talpa ha già fatto annullare dieci aste. Si, ma chi è questo personaggio? I giornalisti del quotidiano «Le Parisien» sono riusciti a incontrarlo. Non ne hanno rivelato le generalità, ma lo descrivono di stazza importante, un uomo di mondo, con la camicia bianca stirata, vive in una casa rivestita di marmo, nella regione di Parigi. Axel è nipote di antiquari e pure lui collezionista accanito. Nel suo ufficio ha due computer: uno gli serve per il suo lavoro, l'altro per collegarsi costantemente a interencheres.com, il sito francese che permette di tenere d'occhio tutte le aste in corso nel Paese. All'inizio dell'anno si è imbattuto nei lotti in vendita in un'asta a Soissons: una serie di bandiere naziste, fibbie di cinture militari della stessa epoca, pugnali con la svastica. «Questa gente ci prende in giro», ha dichiarato a «Le Parisien». Lui ha deciso di reagire. E ci tiene a precisare che «non sono I:ultimo colpo a gennaio: a Soissons ritirate bandiere e pugnali del Reich ebreo. Voglio semplicemente giustizia e considero la mia un'opera civica e il dovere di un massone». Perché il nostro è affiliato al Grande Oriente di Francia, potente loggia in odore di sinistra. «Axel effettua un lavoro di ricerca importante. Noi lo aiutiamo sul piano giuridico», sottolinea David-Olivier Kaminski, avvocato del Crif, il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche francesi. Nel caso dell'asta di Rodez, ad esempio, è stato proprio quest'organismo a segnalare delle irregolarità alla procura locale, dopo che Axel aveva allertato il Crif. La talpa si è messa in relazione pure con Serge Klarsfeld, il noto avvocato che, con la moglie Beate, ha consacrato la propria vita alla caccia ai nazisti sopravvissuti all'epoca hitleriana. Klarsfeld ha dato la sua benedizione ad Axel, che consiglia e che considera «una persona sincera ed efficace». Certe volte, però, la talpa non ce la fa. Il 6 febbraio scorso un'asta, prevista a Fécamp, ha avuto luogo davvero. La polizia non ha riscontrato irregolarità e gli organizzatori hanno voluto andare fino in fondo, proponendo addirittura una stella gialla a 6 punte in tessuto, cucita da un ebreo sulla propria giacca durante la Seconda guerra mondiale. Proposta inizialmente a 150 euro, l'hanno aggiudicata per 650.
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