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Gentile Deborah,
Ho letto un articolo che informa sul successo del programma di vaccinazione israeliano, grazie al quale è possibile riaprire i luoghi di cultura e consentire lo svolgimento di concerti e altri eventi culturali e sociali. Quasi incredibile ma vero: lo fa in maniera sobria e positiva, e rinunciando al consueto cenno ai palestinesi che non avrebbero questa fortuna…
Ci accontentiamo di poco ormai... Cordiali saluti
Eva Teichmann
Gentile Eva,
Proprio così! Siamo tanto abituati ad essere trattati male e a leggere insulti contro Israele che anche un solo articolo ci rende felici. In questo periodo, tuttavia, le lodi a Israele non si contano e tutti ne riconoscono la bravura nel combattere la pandemia. Ogni telegiornale si spertica in lodi, quasi tutti i media parlano delle iniziative di questo paese per incitare la popolazione ad andare a farsi vaccinare: centri "Corona" disseminati in tutta la nazione, bar vaccinali nelle zone delle movide per i giovani, roulottes coloratissime che girano nelle città, gli anziani sono stati quasi tutti vaccinati anche per la seconda volta, i lavoratori palestinesi anche. Di questo passo, se tutto andrà bene, entro marzo raggiungeremo l'immunità di gregge, come promesso da Benjamin Netanyahu. Le decisioni giuste del governo e la compattezza della popolazione abituata a sostenersi gli uni con gli altri dai tanti problemi per la sicurezza, sono stati gli ingredienti giusti per arrivare a questo successo di cui siamo molto orgogliosi. La ringrazio per l'articolo e le invio un cordiale shalom |
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