Francia: indagine sull'islamo-sinistra in università Commento di Daniele Zappalà
Testata: Avvenire Data: 19 febbraio 2021 Pagina: 13 Autore: Daniele Zappalà Titolo: «Indagine sull'islamo-sinistra in università: è scontro»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 19/02/2021, a pag. 13, con il titolo "Indagine sull'islamo-sinistra in università: è scontro", il commento di Daniele Zappalà.
Frédérique Vidal
Dopo le ultime fiammate del terrorismo jihadista e a pochi mesi dall'inizio della corsa per l'Eliseo, l'estremismo islamico resta un tema altamente sensibile in Francia. A mostrarlo, nelle ultime ore, è stato pure il gran polverone suscitato da un'iniziativa della ministra dell'Università, Frédérique Vidal, decisa a commissionare al Cnrs (Centro nazionale per la ricerca scientifica) uno studio sulla cosiddetta «islamo-sinistra» nel mondo universitario, ovvero i presunti legami, specie all'insegna dell'antisemitismo, fra ambienti dell'estremismo islamico e settori della sinistra critici verso la politica del governo israeliano. Per la ministra, serve «un bilancio dell'insieme delle ricerche», per poter distinguere fra i lavori davvero scientifici e «ciò che rientra invece nella militanza politica». Ma l'alzata di scudi contro l'iniziativa è stata immediata, tanto nel mondo universitario e associativo, quanto nei settori dell'arco politico che si sono sentiti più stigmatizzati. Lo stesso Cnrs, principale organismo pubblico di ricerca, ha denunciato aspramente dei «tentativi di delegittimazione di diversi campi della ricerca». Ma è scesa in campo pure la Conferenza dei rettori, che ha espresso il proprio «stupore», biasimando le «arguzie da bar dello sport» della ministra.
Jean-Luc Mélenchon
A livello politico, veemente la reazione del «tribuno rosso» Jean-Luc Mélenchon, il leader di La France insoumise che alle ultime presidenziali aveva cercato di federare la sinistra: «Non siamo più in Francia, ma in Iran», ha tuonato. Frecciate che surriscaldano ancor più un clima già acceso, anche in corrispondenza dell'attuale dibattito in Parlamento sulla bozza di legge con cui il presidente Emmanuel Macron spera di disinnescare diversi di quei fenomeni sociali che favoriscono il diffondersi dell'estremismo islamico nella società. Con orari differenziati per uomini e donne nelle piscine, scuole coraniche dissimulate dietro il paravento dell'insegnamento a casa, canali occulti internazionali di finanziamento delle federazioni francesi di moschee. Nel frattempo, invece, l'ultradestra guidata da Marine Le Pen, molto in alto nei sondaggi, continua a chiedere misure come il divieto del velo islamico per le donne in strada.
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