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La Stampa Rassegna Stampa
26.09.2002 I nuovi eroi di Lietta Tornabuoni


Testata: La Stampa
Data: 26 settembre 2002
Pagina: 2
Autore: Lietta Tornabuoni
Titolo: «Prenditi questo calcio preventivo»
Su la Stampa del 26 settembre Lietta Tornabuoni difende, nella prima parte Saddam Hussein e nella seconda Arafat:
"E se fosse stato un film a dare a Bush l´idea di quella «guerra preventiva» che vuol combattere contro l´Iraq e contro altri piccoli paesi a cui gli Stati Uniti sono poco simpatici? Non sarebbe una novità: già «Guerre stellari» di George Lucas risultò a suo tempo utile alla presidenza americana. Domani esce in Italia il film di Steven Spielberg con Tom Cruise tratto da un racconto del grande scrittore di fantascienza Philip K. Dick, «Minority Report» (Relazione di minoranza): a Washington nel 2054, racconta, s´è trovato il modo per identificare non chi ha commesso un assassinio ma chi ha appena pensato di commetterlo, non chi ha ucciso ma chi soltanto ha avuto la pulsione, il desiderio, la tentazione, il progetto di uccidere; così la polizia può preventivamente bloccarlo, arrestarlo, ibernarlo. Il crimine non esiste, ma il criminale potenziale è eliminato.
Nel film, naturalmente, si scopre che il metodo di identificazione dell´eventuale assassino può risultare imperfetto, incerto, fallace: e ne nascono problemi pratici, dilemmi etici. Bush, invece, non ha problemi. Va tranquillo. Per lui il famigerato e deplorato «processo alle intenzioni» è semplicemente un sistema razionale, logico. Se l´Iraq non ha aggredito, né potrebbe farlo a giudicare dalle rivelazioni di Tony Blair sui suoi armamenti, importa poco: facciamogli la guerra preventiva, annulliamolo, così in ogni caso stiamo sereni e non dobbiamo neppure preoccuparci. Al confronto con «Minority Report», il presidente ha semplificato al massimo la situazione, come chi, incontrando un tipo poco cordiale, gli rifilasse senz´altro una pedata: «Prenditi questo calcio preventivo».

Si può discutere sul fatto che un attacco all'Irak sia giusto o sbagliato. Ma noi siamo d'accordo con Bernard Lewis,il più grande islamista vivente,il quale sostiene che occorre attaccare Saddam e subito. Ma parlare di Saddam Hussein come il nuovo eroe innocente che viene aggredito per sbaglio, come accade a Tom Cruise nel nuovo film di Spielberg, è vergognoso.

Lietta Tornabuoni, dopo aver descritto Saddam Hussein come il nuovo eroe del millennio passa al suo compagno, Arafat, l'altro eroe del suo film:

"Finirà presto o magari è già finito, perché la pressione internazionale è troppo forte. Ma sarà difficile dimenticare le angherie di cui è stato fatto oggetto Arafat: un uomo malato, di settantatré anni, isolato in stanze piene di calcinacci, polvere e sporcizia, con la luce accecante dei riflettori puntata sulle finestre in modo che neppure il buio possa offrire qualche sollievo, con carri armati, filo spinato, terreno minato tutto intorno all´edificio, con i gabinetti intasati, senza acqua né aria condizionata (a 32 gradi) per via di tubi e fili messi fuori uso, senza medicinali necessari né prospettive.
Nemmeno una riga sulle stragi dei civili israeliani organizzate da quell'"uomo malato" che niente ha fatto per arrestare i capi dei gruppi terroristici.
Certo nell´orrendo conflitto israelo-palestinese sono accaduti fatti molto più radicali e sanguinari, troppa gente è morta o non riesce più a campare, ci sono state atrocità d´ogni genere. Ma riflettendo alle maligne malvagità ideate contro quel vecchio senza più poteri di divieto né di comando si pensa: non c´era mai stato nulla di simile, prima di Sharon.
E i terroristi - kamikaze di Hamas e delle brigate di Al Aqsa (una fazione di Al Fatah) che si fanno saltare in aria? Non sono anche quelle atrocità?
Ma su questo il silenzio di Lietta Tornabuoni è totale.Europa anni '30 se ci sei batti un colpo.

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