Testata: Avvenire Data: 26 settembre 2002 Pagina: 14 Autore: un giornalista Titolo: «Intifada»
Anche Avvenire, come altri giornali oggi, riporta in un trafiletto il bilancio fornito da Mustafa Barghouti delle vittime palestinesi: quasi 2000 i morti, l'85% dei quali civili, 41000 feriti, 2500 dei quali invalidi permanenti. Peccato che anche Avvenire, come altri giornali, abbia trascurato di dare un'occhiata anche dall'altra parte. Se lo avesse fatto avrebbe potuto apprendere che sono morti anche circa 650 israeliani, circa 40000 sono rimasti feriti, parecchi dei quali invalidi permanenti. Facendo poi un'analisi di quei morti si può scoprire che fra i morti palestinesi le donne rappresentano il 2,8% e i bambini e ragazzi sotto i 15 anni l'11,7%, mentre fra gli israeliani le donne sono il 25% e i bambini il 57,7%. Proseguendo con l'analisi ci si può accorgere che molti dei palestinesi uccisi sono civili in quanto sono i civili, grazie al lavaggio del cervello condotto per anni con certosina pazienza dall'Autorità Palestinese, che vanno a fare i terroristi, mentre i civili israeliani (la quasi totalità dei morti) sono proprio civili veri, non combattenti. E che gli israeliani morti sono stati tutti uccisi dai palestinesi, mentre nel numero dei palestinesi morti rientrano quelli uccisi dagli israeliani, quelli che si sono fatti esplodere, quelli che sono saltati in aria maneggiando maldestramente esplosivi destinati al nemico sionista, quelli macellati sulla pubblica piazza dai fratelli palestinesi per collaborazionismo (presunto, sospetto, o magari inventato di sana pianta perché faceva comodo a qualcuno, come non di rado è accaduto), i bambini di cui solitamente si circondano i terroristi, anche quando maneggiano gli esplosivi, i bambini mandati in prima linea a far da scudo ai cecchini, anzi, più che mandati, portati con gli autobus messi gentilmente a disposizione dall'Autorità Palestinese dopo aver chiuso le scuole (pratica cessata solo dopo un deciso intervento della regina di Svezia). E che il 50% di quelli uccisi dagli israeliani sono stati uccisi mentre combattevano con le armi in pugno. E magari non sarebbe del tutto fuori luogo ricordare che tutto questo è il frutto della guerra voluta, preparata, organizzata, finanziata e coscienziosamente condotta dall'Autorità Palestinese contro uno stato che per avere la pace era pronto alle più dolorose concessioni e rinunce che uno stato abbia mai fatto nella storia del mondo. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione di Avvenire. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita.