Riprendiamo oggi, 05/02/2021, da AVVENIRE, a pag. 9, la breve "In Palestina 10mila fiale del siero Sputnik V".
Avvenire, nell'ultima frase della breve, allude a presunte responsabilità di Israele per i ritardi nella somministrazione del vaccino nei territori amministrati dall'Autorità palestinese. Poiché in questi territori sono appunto i palestinesi ad amministrarsi da sé, non è chiaro quello che lo Stato ebraico potrebbe fare. Ma la condanna preventiva di Israele è pratica diffusa su molti media, a partire proprio dal quotidiano dei vescovi.
Ecco l'articolo:
L'Autorità Palestinese ha fatto sapere che riceverà 10mila dosi del vaccino russo contro il coronavirus Sputnik V. L'arrivo delle dosi, ieri, consentirà di intensificare una campagna di vaccinazione lanciata all'inizio di questa settimana. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Mai alKaila, affermando che la vaccinazione avrà luogo in 45 centri sparsi nel territorio della Cisgiordania e di Gaza. I palestinesi hanno iniziato a vaccinare gli operatori sanitari dopo che Israele ha deciso di consegnare 5mila dosi dei propri vaccini Moderna. I palestinesi sperano di ricevere decine di migliaia di dosi entro la fine del mese tramite l'Oms. Israele, che ha vaccinato circa un terzo della sua popolazione di oltre 9 milioni di abitanti, ha dovuto affrontare critiche per non aver incluso i palestinesi nei Territori occupati in Cisgiordania e Gaza.
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