Ma ancora vi stupite che il giornale dei vescovi, meglio conosciuto come "Avvenire" chiami Israele "Terrasanta"? Io neanche un po'. La chiesa cattolica romana deve fare pace con la sua storia millenaria; ancora oggi molti, tra vescovi, cardinali, nobiltà nera romana, Ordine dei Gesuiti deve imparare ad accettare che il Nazzareno era ebreo, era un rabbi, ma proprio non ci riescono. Bisogna avere pazienza, ancora a lungo. Salom,
Lara Zinci
Gentile Lara,
Non ci stupiamo di nulla ormai per quanto riguarda i media vaticani. La storia millenaria della chiesa cattolica non ha mai pensato di riconoscere gli errori fatti e le persecuzioni contro gli ebrei che oggi continuano senza la violenza fisica come un tempo (400 anni di Inquisizione), ma con acume e furbizia. L'ebraicità di Gesù viene messa in discussione da anni, ebbe inizio negli anni 70, quando l'Italia era una dei paesi più ostili a Israele, da alcuni sacerdoti di sinistra e fu immediatamente assimilata dal "popolo bue", per citare Manzoni, che lo considerava facilmente addomesticabile e disposto a credere alle ciarlatanerie di un qualsiasi pretonzolo o tiranno ignorante. Papa Woytila ha tentato debolmente di rimediare parlando di Gesù ebreo ma Papa Francesco ha reso tutto inutile andando a celebrare la messa nella piazza della Mangiatoia di Betlemme sotto un'enorme quadro raffigurante Gesù bambino in kefiah. Era il maggio del 2014. Il messaggio è stato potente e terrificante. Ha voluto cambiare la storia offendendo ebrei e cristiani trasformando l'ebreo Gesù in un piccolo arabo. Un cambiamento dovrebbe venire dal capo della Chiesa ma non sembra che vi sia la volontà.
Un cordiale shalom