Il titolo è ignobile. Solo di sfuggita si cita il fatto - fondamentale per capire - che tutti gli obiettivi colpiti erano militari, e in particolare strutture e depositi di armi iraniani e dei terroristi di Hezbollah. OR, invece di spiegarlo, preferisce lasciare spazio alla propaganda del regime siriano allineato con Teheran e omette di scrivere che neanche un civile è stato colpito dal preciso intervento israeliano, diretto unicamente contro chi è pronto a portare guerra e distruzione contro lo Stato ebraico.
Ecco l'articolo:
Sono almeno 60 i militari governativi siriani e miliziani filo-iraniani uccisi nelle ultime 48 ore in raid aerei sul territorio della Siria. Si tratta, afferma l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, dei più sanguinosi attacchi aerei israeliani contro postazioni di forze filo-iraniane dall'inizio della guerra, 10 anni fa. Fonti di stampa statunitense e israeliane affermano che il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha discusso degli ultimi attacchi in Siria con il capo del Mossad israeliano, Yossi Cohen. E che il sistema di difesa anti-aereo israeliano è in allerta su tutti i fronti. I raid aerei hanno colpito 18 siti, tra depositi di armi e munizioni e postazioni militari delle forze di Damasco, dei miliziani del movimento sciita libanese Hezbollah e di altri combattenti nell'est della provincia di Deir Ezzor, dove sono concentrate forze russe, governative siriane, iraniane e filo-iraniane.
Tra le vittime ci sono 43 miliziani filo-iraniani, tra cui 16 iracheni. A questi si aggiungono 14 membri delle forze governative e milizie ausiliarie siriane. L'Osservatorio afferma che tra gli uccisi ci sono membri dei pasdaran iraniani. L'agenzia di stampa governativa siriana, la Sana, si è limitata a riferire di non meglio precisati bombardamenti aerei nella regione di Dayr az Zor attribuendoli al «nemico israeliano». Le località colpite dai bombardamenti sono la periferia della città di Dair Ezzor, Albukamal e la periferia di Mayadin, tre città lungo la bassa valle del fiume Eufrate. Nei giorni scorsi si erano registrati analoghi bombardamenti di non meglio precisate aviazioni militari contro postazioni filo-iraniane al confine tra Siria e Iraq.
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