Dopo il Sudan, ecco il Bhutan: riconosciuto Israele Cronaca di Simone Porrovecchio
Testata: Il Venerdì di Repubblica Data: 08 gennaio 2021 Pagina: 23 Autore: Simone Porrovecchio Titolo: «E alla fine anche il Bhutan riconobbe Israele»
Riprendiamo dal VENERDI' di REPUBBLICA di oggi, 08/01/2021, a pag.23 con il titolo "E alla fine anche il Bhutan riconobbe Israele", la cronaca di Simone Porrovecchio.
DOPO Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Sudan e più recentemente il Marocco, il regno himalayano del Bhutan è l'ultimo Paese ad aver stabilito nel 2020 relazioni diplomatiche con Israele. A firmare lo storico accordo è stato Ron Malka, l'ambasciatore israeliano in India, con la controparte bhutanese, Maj Gen Vetsop Namgyel. «L'accordo è altro rispetto agli sforzi statunitensi che hanno portato nel 2020 alla normalizzazione dei legami tra Israele e i quattro Paesi arabi», ha precisato a margine della firma il ministro degli esteri israeliano, Gabi Ashkenazi. «L'istituzione di relazioni costituisce una prima e importante tappa nell'approfondimento delle relazioni diplomatiche e dei rapporti commerciali tra Tel Aviv e l'Asia». «Le aree chiave di cooperazione includeranno lo sviluppo tecnologico e agricolo del Paese himalayano» ha sottolineato l'ambasciatore Malka. “Ma anche gli scambi culturali e il turismo saranno rafforzati». Il piccolo e remoto regno buddista, incuneato tra i giganteschi vicini Cina e India, ha un'importanza strategica rilevante soprattutto all'ombra del conflitto tra le due potenze nucleari per il controllo dell'Himalaya. Il Bhutan, che ha scritto nella sua Costituzione l'obiettivo primario della felicità dei suoi cittadini, inventandosi l'indicatore della Felicità interna lorda, ha in realtà seri problemi di corruzione statale, povertà rurale e disoccupazione giovanile.
Per inviare al Venerdì di Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/ 49823128, oppure cliccare sulla e-mail sottostante