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Mordechai Kedar
L'Islam dall'interno
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L’Arabia Saudita contro i Fratelli Musulmani 05/01/2021
L’Arabia Saudita contro i Fratelli Musulmani
Analisi di Mordechai Kedar

(Traduzione di Yehudit Weisz)

A destra: il simbolo della Fratellanza Musulmana: il Corano e alcuni versetti tra due scimitarre

La Fratellanza Musulmana è stata fondata in Egitto nel 1928 con tre precisi obiettivi di attività: combattere l'occupazione britannica dell'Egitto, lottare contro l'influenza della cultura occidentale sulle società islamiche (soprattutto riguardo allo status delle donne) e lavorare per l'applicazione della legge della Sharia nei Paesi islamici. Hassan Banna, il fondatore del movimento, aveva diffuso le sue idee nei Paesi islamici attraverso conferenze da lui organizzate a cui il Mufti di Gerusalemme, Hajj Amin Husseini, partecipava regolarmente in veste di relatore. Ovunque le idee dell'organizzazione furono adottate, i suoi membri intrapresero a combattere gli occupanti stranieri. Successivamente, i suoi propagandisti iniziarono a denunciare gli stessi leader musulmani come membri di una “occupazione straniera” se non osservavano i comandamenti dell'Islam o non applicavano la legge della sharia. La dottrina dei Fratelli Musulmani afferma che è lecito, persino obbligatorio, condurre il jihad contro tali leader anche se sono musulmani di nascita. I credenti sono esortati a ribellarsi ai governi e ai loro funzionari se non rispettano i precetti dell'Islam. Nel 1932, quattro anni dopo la fondazione dei Fratelli Musulmani, nella Penisola arabica fu fondato il Regno Saudita dal suo primo monarca, Abdul Aziz ibn Saud. Fin dall'inizio, questo regno si basava su un'alleanza tra la famiglia reale e diverse famiglie di studiosi religiosi che sostenevano su basi islamiche che, poiché i governanti governano per grazia di Dio, è vietato ai cittadini opporsi a loro. Poiché gli studiosi religiosi sauditi affermano che stanno continuando il percorso di al-salaf al-salih ( "i giusti padri fondatori dell'Islam"), la loro visione religiosa è nota come salafiyah . Il sostegno degli studiosi religiosi al governo a volte arriva a livelli decisamente estremi. Ad esempio, un libro saudita intitolato “La relazione tra il Governante e il Suddito” afferma che se un governante fa soffrire un cittadino, quella sofferenza deriva dai peccati commessi dal cittadino contro Dio, e spetta al cittadino pentirsi e liberarsi dalla sofferenza che il sovrano ha imposto. In altre parole, il sovrano è il braccio lungo di Allah, e la visione di Allah nei confronti del cittadino si manifesta nel come il sovrano tratta quel cittadino. Questa idea riflette la forte alleanza nel Regno Saudita tra il governo e gli studiosi religiosi che hanno messo la religione al servizio del governo. Mentre il pensiero islamico dei Fratelli Musulmani è rivoluzionario, il pensiero religioso saudita serve e rafforza l'ordine politico esistente. Poiché non c'è modo di conciliare queste due mentalità, tra loro c’è sempre una forte tensione.

I seguenti avvenimenti degli ultimi anni riflettono bene i contrasti tra le due parti:
1. A metà del 2012, Muhammad Morsi dei Fratelli Musulmani era stato eletto Presidente dell'Egitto. Un anno dopo è stato deposto dal suo Ministro della Difesa, Abdel Fattah Sisi, che in seguito venne eletto Presidente e a tutt’oggi ricopre quella carica. Il governo di Sisi ha messo fuori legge i Fratelli Musulmani e ha lanciato una vera e propria lotta contro i suoi attivisti. Quando Sisi estromise Morsi nel 2013, Riyadh l’aveva sostenuto e inviato miliardi di dollari nelle sue casse esaurite come compensazione per il taglio degli aiuti americani effettuato da parte del Presidente Barack Obama, la cui amministrazione sosteneva la Fratellanza.
2. La leadership del Qatar sostiene le organizzazioni legate alla Fratellanza Musulmana come Hamas, sia finanziariamente che attraverso la propaganda (in particolare mediante Al Jazeera). Questo è il motivo principale per cui l'Arabia Saudita, e gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein sulla sua scia, hanno interrotto i legami con il Qatar. La spaccatura dura da tre anni.
3. I legami dell'Arabia Saudita con Israele, che esistono da molto tempo, si basano (tra le altre cose) sul suo sostegno alla lotta di Israele contro Hamas e la Jihad islamica, entrambi generati dai Fratelli Musulmani.
4. Il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan sposa l'approccio rivoluzionario dei Fratelli Musulmani e quindi sostiene Hamas a Gaza, la Fratellanza in Egitto e il governo islamista in Libia. Erdoğan ha causato un grave danno all'immagine di Riyadh rivelando cosa era successo al giornalista saudita Jamal Khashoggi al consolato saudita di Istanbul nell'ottobre del 2018.
5. Il 10 novembre, il Consiglio degli studiosi anziani dell’Arabia Saudita ha emesso una sentenza religiosa ( fatwa ) che così affermava: “Qualunque cosa possa minare il sostegno ai leader musulmani, come diffondere dubbi e pensieri [malvagi] o stabilire gruppi organizzati che esprimano lealtà [a entità diverse dal sovrano] o cose simili, è vietata secondo il Corano e la tradizione. A capo di questi gruppi, da cui mettiamo in guardia, c'è la Fratellanza Musulmana, un'organizzazione deviante che si fonda sulla lotta e sulla guerra contro i leader, seminando conflitti nei Paesi e compromettendo l'armonia sociale e ritraendo le società islamiche come eretiche. Fin dalla sua fondazione, questa organizzazione non si è mai interessata alla fede islamica o allo studio del Corano e della tradizione; si occupa solo di prendere il potere. Quindi la storia di questa organizzazione è piena di malvagità e conflitti, e ha generato gruppi terroristici radicali che hanno diffuso la corruzione in Paesi e popolazioni, compresi noti crimini di violenza e terrorismo in tutto il mondo. Tutto ciò rende chiaro che i Fratelli Musulmani sono un'organizzazione terroristica che non rappresenta l'Islam ma persegue i propri fini faziosi che si scontrano con la nostra religione piena di grazia. Si nasconde dietro la religione e lavora contro di essa attraverso faziosità, incitamento all’odio, violenza e terrorismo. Tutti devono essere avvertiti di non entrare nei ranghi di questa organizzazione e di non identificarsi con essa”.

Questo documento esprime chiaramente la profondità dell'inimicizia e dell'odio tra il governo saudita e le organizzazioni dei Fratelli Musulmani e i loro sostenitori, in particolare Turchia e Qatar, nonostante entrambe le parti siano musulmane sunnite. Questo odio spiega perché gruppi della Fratellanza come Hamas e la Jihad islamica si rivolgono all'Iran sciita per aiutarli nella loro lotta contro Riyadh e i suoi alleati. Teheran è ben consapevole della frattura nell'Islam sunnita ed è felice di aiutare questi gruppi, rafforzando così la coalizione contro la stessa nemesi che hanno in comune, l'Arabia Saudita.  Ecco perché l'Iran dà rifugio ai leader di al-Qaeda: anche questa organizzazione trae le sue origini dalla Fratellanza Musulmana.


Mordechai Kedar è lettore di arabo e islam all' Università di Bar Ilan a Tel Aviv. Nella stessa università è direttore del Centro Studi (in formazione) su Medio Oriente e Islam. E' studioso di ideologia, politica e movimenti islamici dei paesi arabi, Siria in particolare, e analista dei media arabi.
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