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Il tributo di Dry Bones a Jonathan Pollard e alla moglie Esther: "Benvenuti a casa" Gentilissima Signora Fait,
Mentre gioisco per la liberazione di Jonathan Pollard, dopo 35 anni di ingiusta detenzione, Le sarei oltremodo grato, se per cortesia mi spiega bene come mai fu condannato negli U.S.A. negli anni '80: a quell'epoca mi risulta che l'amministrazione degli Stati Uniti era preminentemente repubblicana e quindi improntata alla massima collaborazione con Israele. Come mai, poi, si siano fatti passare ben trentacinque anni, la cosa mi pare il famoso "Mistero della giungla nera" di salgariana memoria. Chiedo scusa per non aver potuto seguire bene la storia a suo tempo. La ringrazio anticipatamente per la Sua consueta cortesia, auguro a Lei e a tutto lo staff di I.C. un sereno e felice 2021 e Shalom.
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario,
La storia di Jonathan Pollard è una tragedia perché fu condannato senza processo. Lo arrestarono nel novembre del 1985 nelle vicinanze dell'ambasciata israeliana a Washington perché Pollard aveva passato a Israele informazioni sulle capacità militari arabe. All'inizio le autorità americane erano propense a fare un accordo dopo aver chiesto la restituzione dei documenti anche perché si erano rese conto che le informazioni avevano aiutato Israele ma non danneggiato l'America. Intervenne con grande perfidia il segretario della difesa Caspar Weinberger il quale fece avere dei promemoria segreti ai giudici chiedendone la condanna. Così fu fatto, fu condannato all'ergastolo, anziché ai due-tre anni cui solitamente venivano dati alle spie. Negli anni successivi furono in molti ad affermare che una condanna così severa non si adattava al crimine ma solo nel 2002 Weinberger ammise che il caso Pollard era di "scarsa importanza" per gli USA. In Israele molti hanno pensato che fosse accusato ingiustamente e condannato all'ergastolo solo perché ebreo e anche secondo me questo fatto ha giocato in suo sfavore. Dopo decenni di carcere duro e di isolamento fu liberato ma impossibilitato a lasciare gli USA. Finalmente, grazie al lavoro di Netanyahu e al fantastico Donald Trump, Pollard e sua moglie Esther sono arrivati in Israele. Sono scesi dall'aereo, si sono inginocchiati e hanno baciato il suolo della loro Terra.
Un cordiale shalom
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