Gent.ma Sig.ra Fait,
Purtroppo non sono stato in grado di leggere il link de IL FOGLIO (come neppure altri analoghi per motivi tecnici), ma questo sono riuscito a leggerlo per caso grazie alla casuale visita di un mio amico che con un particolare accorgimento me lo ha fatto leggere. La Sua indignazione è la mia. Anche il mio amico concorda. Questi mi ha detto che la situazione di questi "profughi" (capisce perché metto le virgolette) può essere paragonabile a quel tale che non trova mai lavoro, sebbene gliene siano stati offerti a migliaia. Tutto perché ci sono i sindacati di mezzo. E qui i sindacati sono Hamas & C. Forse non ho centrato il problema. Del che me ne scuso. Attendo un Suo cortese, graditissimo chiarimento. Shalom.
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario,
Il problema dei cosiddetti profughi palestinesi è antico quanto la l'invenzione degli stessi da parte del KGB sovietico e Yasser Arafat, nipote dell'amico di Hitler Hajj Amin al-Husseini. L'islam viveva l'ossessione di vedere un pezzo di MO abitato da non musulmani, cosa inaccettabile per quel tipo di religione/ideologia. Una volta inventato un popolo/vittima che doveva essere contrapposto ai perfidi ebrei, era fatta. L'ONU li prese sotto la sua ala, inventò un'organizzazione che doveva occuparsi solo di loro, la diabolica URNWA, mentre tutti gli altri milioni di profughi del mondo, dopo la Seconda Guerra Mondiale, che venivano assistiti dall'ONU, tutti insieme, dopo qualche anno sparirono assimilati dai vari paesi. I palestinesi no, loro sono profughi di generazione in generazione, senza fine, per decisione della Nazioni Unite e di tutto il mondo occidentale che da decenni li mantiene mentre loro si dilettano col terrorismo. Una strategia che continua a funzionare permettendo ai palestinesi di fare sempre le vittime e di rifiutare ogni offerta di pace. Ormai dire che i palestinesi sono un popolo inventato diventa anatema, la loro esistenza storica è data per scontata anche se non sono mai stati trovati resti archeologici testimonianti in merito. Il rifiuto dei cosiddetti palestinesi ad ogni proposta per risolvere il problema è dovuto al fatto che da profughi vengono mantenuti dal mondo intero, coccolati dal mondo intero qualsiasi porcheria essi commettano. Forse con Trump e Netanyahu si sarebbe potuto fare qualche passo avanti in favore di Israele ma il nuovo inquilino della Casa Bianca lascia poche speranze.
Un cordiale shalom