Vaccinata e contenta
Commento di Deborah Fait
Sono sempre più orgogliosa di come funziona la sanità in Israele. Lunedì scorso ho telefonato per prendere l'appuntamento per la vaccinazione anticovid e oggi, mercoledì, l'ho già fatta. E' stato semplicissimo, sono andata all'ambulatorio che mi era stato assegnato, mi sono messa in "israelianamente" in fila, una fila disordinata ma estremamente tranquilla e allegra, ognuno chiacchierava con i propri vicini, c'era chi brontolava, gli impazienti non mancano mai, c'era chi raccontava la sua vita, chi parlava dei nipoti, chi consolava un amico o familiare, chi era pensieroso e forse spaventato ma tutti calmi in attesa di quel pic che fa ancora tanta paura. Hanno distribuito i numeri e via. In quel momento saremo stati un centinaio di persone, ma i poveri infermieri avevano lavorato tutto il giorno, nel giro di un'ora sono entrata, ho fatto la puntura e sono tornata a casa.
Nessun dolore, l'iniezione non dura più di un millesimo di secondo, l'ago entra ed esce simultaneamente. L'Infermiera/e ringrazia e, sorridendo, dice di avere un mal di schiena tremendo , tu ringrazi, con comprensione e compassione per la sua fatica, e te ne vai con l'appuntamento per la seconda iniezione fra tre settimane. Mentre uscivo mi seguivano gli auguri di quelli dopo di me, sorridenti, qualcuno mi chiedeva -fa male?- e, rassicurato dai miei -noooo, tranquilli-, proseguiva la sua fila. Israele riesce a vaccinare al giorno circa 80.000 persone in tutto il paese. Ho letto che alcuni si lamentano di non riuscire a prendere l'appuntamento telefonicamente ma è solo questione di pazienza, telefonano migliaia di persone al giorno.
Un po' di pazienza e un pizzico di fortuna per trovare la linea libera e nel giro di minuti si ricevono i due appuntamenti, uno subito e il secondo fra tre settimane. Probabilmente aumenteranno la velocità delle vaccinazioni, un infermiere, sfinito come i suoi colleghi e colleghe, mi raccontava che probabilmente lavoreranno anche di notte e durante lo shabat, naturalmente a turni, per vaccinare il più alto numero di persone in poco tempo. Dicono che la mutazione inglese sia già arrivata anche in Israele ma sia il vaccino Pfeizer che stanno facendo adesso che il Moderna che arriverà a giorni sarà valido anche per tutte le varie mutazioni. Probabilmente dovremo vaccinarci ogni anno come per l'influenza ma vi assicuro che è cosa da niente e non dovete dare ascolto alle campagne di terrorismo che stanno facendo. Dicono che per preparare un vaccino ci vogliono anni non un paio di mesi, ed è vero, ma era vero una volta, oggi dobbiamo pensare al progresso che ha fatto la scienza negli ultimi anni. Il mio consiglio a tutti è di andare tranquilli a farsi la punturina salva-Covid perché solo in questo modo potremo sconfiggere questa peste del terzo millennio. Tanti auguri a tutti.
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"